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Omicidio panettiere di Giffoni, il figlio 15enne: ‘Papà era manesco’

È stato l’unico a parlare con lucidità e freddezza come riportato da Il Mattino. Il figlio 15enne del panettiere ucciso a Giffoni Valle Piana, il 43enne Ciro Palmieri, non sembra abbia mostrato pentimento per l’orrendo delitto.

Il ragazzino ha riferito al Procuratore che il padre era violento

Il ragazzo avrebbe riferito al procuratore aggiunto del Tribunale dei minori Patrizia Imperato che il padre era manesco e che in casa la situazione era diventata insostenibile.

Davanti al legale difensore, Damiano Cantalupo del foro di Salerno, avrebbe spiegato che era sempre al centro di litigi anche violenti e che spesso se la prendeva con la madre, Monica Milite che è accusata con il minore e l’altro figlio, Massimiliano Palmieri, omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Il fratello della vittima: ‘Il mostro non è mio fratello’

Il 15enne sarà nuovamente ascoltato lunedì 22 agosto. Anche iil fratello della vittima , Luca Palmieri, non giustificava gli atteggiamenti del fratello. “Però da uno schiaffo ad arrivare ad un’atrocità del genere. Penso che il mostro non è mio fratello” – ha riferito il congiunto di Ciro Palmieri a Rai 3. Monica Milite aveva denunciato ai carabinieri il marito per maltrattamenti salvo poi fare dietrofront.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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