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Scomparsa Paola Landini, trovati resti di ossa vicino al poligono di Sassuolo dove sparì la donna 9 anni fa

Un macabro ritrovamento potrebbe segnalare la svolta nelle indagini sulla scomparsa di Paola Landini. Della donna, all’epoca 44enne, non si hanno più tracce dalla mattina del 15 maggio 2012 quando si era recata al poligono di tiro di Rometta Alta, a Sassuolo. L’ultimo a vederla fu il convivente, Roberto Brogli, prima di recarsi al lavoro.

I resti scoperti dal Saer mentre erano impegnati nelle ricerche di Alessandro Venturelli

Ieri, 5 maggio, come riferito dalla Gazzetta di Modena, sono stati ritrovati resti di ossa umane compatibili con quelle di una donna in zona Calanchi, vicino al poligono di tiro dove si recava Paola Landini e del quale il compagno era il presidente. La scoperta è stata fatta dalle squadre specializzate del Saer (Soccorso alpino e speleologico) mentre erano impegnate nelle ricerche di Alessandro Venturelli, il giovane di Sassuolo scomparso ad inizio dicembre 2020.

Nelle prossime ore l’accertamento del DNA

Gli inquirenti sospettano che si tratti di Paola Landini, scomparsa in circostanze misteriore. L’accertamento del DNA chiarirà se i resti ritrovati appartengono alla donna originaria di Fiorano. L’auto di quest’ultima, una Fiat Punto, fu ritrovata dal custode nel parcheggio del poligono. All’interno c’erano alcuni effetti personali della 44enne e il portafogli contenente del denaro.

L’auto della donna fu trovata nel parcheggio del poligono di Rometta Alta, dal presunto stalker alla lettera anonima

Nel corso delle indagini emerse che dalla casa dove abitava con il partner fossero scomparse due pistole con gli inquirenti che ipotizzarono che fossero state prese da Paola Landini in quanto aveva paura di qualcuno. Successivamente furono fatti approfondimenti con un presunto stalker ma non emerse nulla di significativo. In seguito il figlio, Paolo, consegnò una lettera anonima alla Polizia che non avrebbe aggiunto elementi di rilievo per gli investigatori.

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