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Unico Campania hackerato: password a rischio, boom di richieste per gli abbonamenti studenti gratuiti

Abbonamenti gratuiti per gli studenti con Unico Campania ma password degli iscritti a rischio dopo che gli hacker hanno violato il sito. Da ieri pomeriggio è partito il tam tam social su Twitter con l’appello a modificare le chiavi d’accesso.

Unico Campania, come chiedere l’abbonamento gratuito studenti

È possibile rinnovare l’agevolazione anche per l’anno scolastico 2020/21. L’iniziativa è cofinanziata con fondi dalla Regione Campania e risorse POR Campania FSE 2014-2020 e consente agli studenti residenti in Campania di usufruire di un abbonamento gratuito per la tratta casa/scuola/università.

Nel dettaglio ecco quali sono i requisiti per poter chiedere l’abbonamento gratuito con Unico.

  • residenza in Campania;
  • età compresa tra gli 11 e i 26 anni compiuti;
  • iscrizione a scuola secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori) o università;
  • possesso della certificazione ISEE non superiore a € 35.000.

Inoltre è possibile consultare ulteriori e rilevanti dettagli sull’agevolazione per gli studenti sul vademecum pubblicato sul sito di Unico Campania o cliccando sul link in basso.

Hackerato il sito di Unico Campania

Nelle scorse ore, come riportato da Il Fatto Vesuviano, è stato hackerato il sito di Unico Campania con i dati di migliaia di password, email e carte prepagate che sono diventati accessibili attraverso un file word diffuso sul web attraverso diverse App di messaggistica. A tal riguardo viene consigliato agli iscritti di modificare immediatamente la password per non incorrere in brutte sorprese.

Vademecum Unico Campania

1 Comment

  1. Adriano Meis ha detto:

    è vergognoso… gli utenti sono le vere vittime di questo increscioso accadimento.
    Purtroppo l’ignoranza la fa da padrone, agli utenti viene detto che è colpa di qualche “hacker”… ma l’imperizia dove la mettiamo? Un sistema che conserva le password nel database in CHIARO, senza applicare una banale cifratura simmetrica o asimmetrica che sia, è sconvolgente!
    A una casa costruita senza le porte e finestre, la colpa sarebbe davvero solo del ladro?
    Intanto tutti quei poveri utenti, oltre a dover cambiare repentinamente la password se la usano su altri sistemi hanno comunque subìto un attacco! perché nulla esclude che allo stadio 0-day (ovvero da quando è stato subìto l’attacco a quando è stato scoperto e reso noto, ad addirittura quando si sono preoccupati di avvisare gli utenti vittime) le credenziali non siano state usate altrove per recuperare informazioni di altra natura. Basti pensare che già dal portale attaccato sono recuperabili almeno numero di cellulare, indirizzi residenza, ISEE, dati di iscrizione scolastica e quant’altro… figuriamoci su altri siti come social network o siti di acquisti informazioni online cosa si riesce a recuperare…
    non è una banalità ciò che è successo… si cerca di sminuire, invitando solo a cambiare la password… ma oramai gli indirizzi e-mail sono online pronti per essere divorati da bot di spam… immaginate a quanta e-mail spazzatura riceveranno gli indirizzi mail solo perché presenti in quella lista…. Bah…. Tutto questo perché le informazioni sono state memorizzate in chiaro nei database attaccato… Ogni giorno, non esseri umani ma sistemi automatizzati per attaccare e recuperare informazioni, hanno potuto agire indisturbati.
    Ci si affida a servizi della Pubblica Amministrazione o comunque convenzionati con regioni e comuni, ci si fida, e poi succede questo…
    Oggi giorno la sicurezza informatica è importante, e non si può scaricare la colpa solo su chi ha attaccato.

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