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Trentuno decessi provocati dal batterio New Delhi. Scatta l’allarme in Toscana dopo gli allarmanti dati diffusi dall’Agenzia regionale di sanità Ars che ha diffuse in queste ore i riscontri dei test effettuati relativi al periodo che va da novembre 2018 al 31 agosto 2019. In particolare è stato evidenziato che nei pazienti affetti da Sepsi la percentuale di mortalità arriva al 40%. Il batterio è stato isolato in 75 pazienti ricoverati con patologie gravi. Da fonti della Regione Toscana si apprende che sono 708, al 31 agosto, i portatori del ceppo batterico ricoverati negli ospedali toscani. Inoltre da questa mattina, 11 settembre, dell’Ars è pubblicato il monitoraggio sulla diffusione del batterio Ndm (New Delhi Metallo beta-lactamase) in Toscana.

I sintomi. L’infezione da NDM si manifesta come tante altre altre infezioni sistemiche. I principali sintomi dell’infezione sono la febbre, l’infezione del tratto urinario, eruzione cutanee improvvise, dolori al torace, polmonite, problemi neurologici e in determinati casi anche disturbi gastrici e artriti.

Cause di diffusione. Secondo quanto riferito del Medical News Today sussiste l’elevato rischio di diffusione tra le strutture sanitarie. Inoltre il New Delhi può essere contratto in una zona altamente turistica dove si è formato un focolaio. Da rilevare che non tutti i soggetti che entrano in contatto con batteri resistenti ne diventano poi portatori e solo una bassa percentuale dei soggetti portatori potrà contrarre poi un’infezione.

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