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Dal 3-5-2 di Conte al 3-5-2 di Inzaghi. Tutto cambia in casa Inter affinché qualcosa cambi realmente, perché se è vero che il modulo non cambierà, gli interpreti non saranno gli stessi. Alcuni calciatori che nella passata stagione hanno offerto un importante contributo per la conquista dello scudetto nerazzurro scendendo in campo con poca continuità nel 2021-2022 con il nuovo allenatore da coprotagonisti potrebbero riscoprirsi protagonisti assoluti. Ci riferiamo a Eriksen (in caso di recupero e idoneità per giocare nel campionato italiano) e a Sánchez, che con Inzaghi troverebbero più spazio poiché funzionali alla sua idea di calcio all’insegna della fantasia. Il danese solo nella seconda parte dello scorso campionato è divenuto un titolare inamovibile, dopo aver segnato su punizione contro il Milan in Coppa Italia e dopo essersi adattato al nuovo ruolo di interno di centrocampo, mentre il cileno è stato schierato solo a partite in corso e per pochi minuti. Ebbene quello era il passato, perché Eriksen e soprattutto Sánchez nelle idee di Inzaghi vestiranno i panni dei nuovi Luis Alberto e Correa. L’ex Tottenham tornerà a occupare la sua abituale posizione di fantasista, pronto a rifornire la Lu-La, mentre l’ex Barcellona non si abbasserà più di tanto per ricevere palloni giocabili, piuttosto sguscerà tra i difensori a ridosso dell’area di rigore avversaria. In poche parole, entrambi giocheranno di più e più vicini alla porta.

Un uruguaiano che il prossimo anno risulterà utilissimo

In casa Inter sono pochi i centrocampisti in grado di inserirsi rendendosi pericolosi in avanti; a dire il vero ce ne sarebbe solo uno e risponderebbe al cognome di Vecino. L’uruguaiano, rientrato in squadra quando lo scudetto ormai si stava colorando di nerazzurro, è un mediano-incursore, un maestro nel “tagliare in mezzo” quando gli attaccanti portano palla, propiziando così quelle ottime opportunità in zona goal da sfruttare assolutamente. Potremmo definirlo una sorta di jolly dal fisico possente, un atleta concentratissimo sul proprio lavoro che Conte non ha potuto schierare per provare a ribaltare quelle partite (poche) che sembravano maledette. Inzaghi, diversamente dal suo predecessore, la prossima stagione lo avrà integro e a disposizione, e anche se non lo farà partire titolare, di sicuro lo prenderà in considerazione quando le cose si metteranno male. Se pensate che abbiamo un debole per Vecino, fate bene a pensarlo! Sappiate però che non siamo gli unici, visto che anche il Napoli stravede per l’uruguaiano. Se fosse per Spalletti, Vecino già domattina indosserebbe la maglia degli Azzurri. Un tentativo di assicurarsene le prestazioni ci sarebbe già stato da parte dei partenopei, che hanno bisogno di inserire al più presto un mediano di peso. Vedremo se alla fine rimarrà nerazzurro oppure se indosserà la casacca azzurra, facendo gioire i suoi nuovi tifosi che torneranno a sedersi sugli spalti la prossima stagione.

Le caratteristiche del nuovo 3-5-2

Schema Inter by Pixabay

Il 3-5-2 di Inzaghi, all’interno del quale troveranno posto Eriksen, Sánchez e Vecino, risulterà meno “rigido” rispetto al 3-5-2 di Conte. Potrà infatti facilmente diventare un 3-4-1-2 quando ci sarà bisogno di inserire una marcia in più per provare ad avere la meglio sull’avversario che si chiude a riccio in difesa. In quel caso il danese si muoverà dietro le linee, come sa fare fin dai tempi del Tottenham, suggerendo passaggi in profondità per gli attaccanti grazie alle sue intuizioni. Lukaku e Lautaro non dovranno farsi dare palla arretrando, come accadeva con Conte, ma aspettare l’imbeccata giusta. Non solo: il giro palla nerazzurro, che non passerà più dall’asse Hakimi-Lukaku, permetterà a Vecino, quando chiamato in causa, di trasformarsi in un attaccante aggiunto, grazie al lavoro oscuro di Brozović che presidierà la zona centrale di centrocampo senza alzarsi. Con Inzaghi scordiamoci poi di vedere i quinti fare tutta la fascia avanti e indietro come lo scorso anno; piuttosto li apprezzeremo nel loro ruolo di ali pure in grado di allargare il gioco così da aggirare l’avversario. Infine Sánchez agirà finalmente da seconda punta, e non più da “trequartista improvvisato” al fianco del belga, provando, come Correa nella Lazio, a scompaginare la prima linea della squadra rivale. Se il cileno starà bene fisicamente, potete stare certi che ci riuscirà senza troppe difficoltà!

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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