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Probabilmente non è mai stato un problema preso in considerazione dai tantissimi gamer che al giorno d’oggi usano quotidianamente le console come sistema di intrattenimento. È chiaro che l’uso di tali mezzi elettronici è aumentato a dismisura nel corso della pandemia, ma è bene mettere in evidenza come qualche rischio legato alla propria salute, a parte ovviamente quelli che si riferiscono alla postura e alla vista, non manca di sicuro.

Stiamo facendo riferimento al fatto che in pochi si pongono il dubbio che le console possano diventare dei veri e propri ricettacoli di microbi e batteri. Eppure, in pochi sono consapevoli che quanto stiamo dicendo corrisponde effettivamente alla realtà, come è stato perfettamente svelato da una recente ricerca che è stata portata avanti da parte del casinò online di Betway.

Lo studio in questione, che è stato pubblicato sul blog L’insider, ha messo in evidenza quanto siano sporche le varie console oggi maggiormente diffuse sul mercato e quanto alcuni semplici comportamenti possano contribuire ad abbattere decisamente il livello di sporcizia e di batteri, evitando che questi ultimi possano moltiplicarsi e proliferare con eccessiva facilità.

Controller, ecco la componente più sporca

Secondo tale analisi, infatti, non solo all’interno, ma anche sulla superficie delle console, tende ad accumularsi e a depositarsi un quantitativo di sporco veramente impressionante. Certo, nel corso di una sessione di gioco, come dicevamo in precedenza, non è certo il primo pensiero che viene in mente a un gamer.

Eppure, dall’analisi di Betway, si è notato come controller, per le console, e mouse, ma anche tastiere, per i computer, siano i componenti più a rischio da questo punto di vista, dal momento che proprio su di essi è stata rilevata la concentrazione maggiore di germi. Di conseguenza, sono proprio questi i punti e gli accessori che devono essere oggetto di una pulizia molto più precisa e approfondita.

Switch, ecco la console più pulita

Se quando si parla di console, tutti pensano a PlayStation o Xbox, in termini di pulizia e igiene la classifica viene completamente ribalta, dal momento che in testa troviamo la Nintendo Switch. Si tratta di una console che ha fatto registrare i dati più bassi in termini di concentrazione di colonie di batteri: la media è stata pari a sole 55 unità per ciascun tampone. Stessi risultati per quanto riguarda i Joy Con, ovvero i controller, mentre sui pulsanti è stato rilevato un quantitativo di sporcizia leggermente maggiore.

Come dicevamo in precedenza, sia per Xbox, ma soprattutto per PlayStation, i dati fatti registrare in merito all’igiene sono stati particolarmente negativi. Il verdetto parla chiaro e gli amanti della console del marchio Sony non possono sicuramente esserne soddisfatti. Infatti, anche se la PlayStation rappresenta la console maggiormente venduta in tutto il pianeta, in termini di pulizia ha ancora molto da dimostrare.

Sul campione della console di Sony, infatti, sono state rilevate qualcosa come 72,5 colonie di batteri per ciascun tampone: si tratta di un quantitativo pari a due volte e mezzo il numero di batteri che, invece, sono stati registrati su una tavoletta del WC. Solo a pensare a un simile confronto, è chiaro che si tratta di dati che fanno preoccupare.

La responsabilità di una simile situazione si deve far risalire in modo particolare a controller e pulsanti. Infatti, su tali componenti, ecco che il quantitativo medio di colonie è salito fino a 190 unità: nessun’altra piattaforma ha saputo far peggio. Anzi, nei casi di maggiore sporcizia, si è arrivati fino a picchi pari a ben 650 colonie di batteri per ogni tampone eseguito.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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