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Chiara Ferragni, Procura Milano: ‘Rafforzamento mediatico con progetto benefico’, indagato manager

Il “profitto” delle presunte truffe contestate a Chiara Ferragni per i casi del pandoro Balocco, delle uova pasquali Dolci Preziosi e della bambola Trudi, è “consistito anche nel rafforzamento mediatico dell’immagine della influencer”, perché l’ l’imprenditrice ha guadagnato “dal crescente consenso ottenuto veicolando una rappresentazione di sé strettamente associata all’impegno personale nella beneficenza”, ossia nella beneficenza. É quanto sostenuto dalla Procura di Milano, come si legge nel provvedimento del pg della Cassazione sulla competenza territoriale.

Chiara Ferragni, il pm di Milano: ‘Il profitto è consistito anche nel rafforzamento mediatico dell’immagine della influencer’

 La “enfatizzazione” della finalità benefica” nella campagna promozionale del pandoro Pink Christmas, “amplificata dai mezzi di comunicazione” usati, tra cui i social, ha indotto “in errore i consumatori”, che hanno “ritenuto”, attraverso l’acquisto del dolce a più di 9 euro a fronte di “circa 3,68 euro” di quello “tradizionale”, di “contribuire alla finalità benefica”, la “cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower”.

Chiara Ferragni sul ddl Ferragni: ‘Riempito vuoto normativo’, le sanzioni previste

Ci sono “indici esteriori, di tenore non equivoco” su una “unitaria programmazione, nell’ambito di un medesimo disegno criminoso” delle presunte truffe sui casi pandoro, uova di Pasqua e bambola contestate a Chiara Ferragni , considerando la “unitarietà della spinta” a delinquere”, la “analogia del ‘modus operandi’” e il “lasso temporale” tra gli episodi. 

‘Pubblicate sui social post e Stories fuorvianti’, indagato anche il manager Fabio D’Amato

Il pg della Cassazione nel suo provvedimento ha chiarito che ha stabilito su questi criteri la competenza di Milano ad indagare. In tutti e tre i casi, si legge, Ferragni ha pubblicato sui social post, stories e “video fuorvianti” per i consumatori. 

Anche Fabio D’Amato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni , è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell’inchiesta della Procura di Milano. E’ quanto risulta dal provvedimento del pg della Cassazione sulla competenza territoriale della Procura milanese ad indagare

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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