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Sbranata da un branco di cani, pastore calabrese condannato a 3 anni per la morte di Simona Cavallaro

È stato condannato a 3 anni di reclusione, per omicidio colposo, Pietro Rossomanno, di 47 anni, il pastore accusato di essere responsabile della morte di Simona Cavallaro, di 20 anni, sbranata da un branco di cani il 26 agosto del 2021 nella pineta di Monte Fiorino a Satriano, nel Soveratese. 

Pietro Rossomanno è stato condannato per omicidio colposo: i cani erano a difesa del suo gregge a Satriano

La sentenza è stata emessa dal Gup di Catanzaro, Sara Merlini, a conclusione del processo svoltosi col rito abbreviato. Il pubblico ministero, Irene Crea, aveva chiesto la condanna di Rossomanno, sempre per omicidio colposo, un 15 anni. I cani che hanno provocato la morte della ragazza erano stati messi da Rossomanno a difesa del suo gregge. 

Simona Cavallaro assalita e uccisa a 20 anni da un branco di pastori maremmani a Satriano

Al pastore erano contestati anche i reati di introduzione ed abbandono di animali e di invasione ed occupazione abusiva di terreni. Nel processo era imputata anche la madre del pastore, Maria Procopio, di 69 anni, accusata di invasione e occupazione abusiva di terreni che é stata condannata ad 8 mesi di reclusione.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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