La Procura di Campobasso ha disposto una verifica approfondita sui telefoni delle centrali operative dei vigili del fuoco del comando di Campobasso e del 118 Molise intervenuti per i primi soccorsi nella villetta di contrada Colle Calcare, a circa 4 chilometri dal centro abitato di Campobasso, dove un incendio partito intorno all’1:00 di lunedì 18 dicembre è costato la vita ad Alessandro Mignogna, un bambino di 9 anni.
Tragedia in contrada Colle Calcare a Campobasso: il piccolo Alessandro Mignogna non ce l’ha fatta
L’obiettivo, si apprende al termine del sopralluogo nell’abitazione, al quale ha preso parte il sostituto Anna Rita Carollo, è ricostruire la catena dei soccorsi e verificare se vi siano state eventuali carenze e ritardi. La vittima, 9 anni, è stata intossicata dal fumo che si è sprigionato in modo particolare dal divano del salotto, forse a causa di una ciabatta elettrica surriscaldata. I soccorsi sono stati inutili, sebbene sia i vigili del fuoco – primi ad arrivare – sia i sanitari del 118 abbiano provato a rianimarlo praticandogli il massaggio cardiaco. La Procura ha disposto l’esame autoptico sulla salma del piccolo, che si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’obitorio dell’ospedale Cardarelli.
Sempre al Cardarelli restano ricoverati e sotto osservazione il padre, la madre di 35 anni che ha riportato alcune ustioni sulla parte superiore del corpo, e la sorellina di quasi 4 anni. Il maggiore dei tre figli, un dodicenne, è stato invece trasferito a Santobono di Napoli con i sintomi della intossicazione. La famiglia dormiva quando si è sviluppato l’incendio, le cui cause sono al vaglio del Niat dei vigili del fuoco di Campobasso. Sotto choc la famiglia Mignogna-Seravo.
Divano in fiamme probabilmente per una ciabatta elettrica surriscaldata, il nonno: ‘Ho sentito le mattonelle scoppiare’
“Siamo tutti sconvolti per quello che è successo. I genitori (Paolo e Nicoletta) hanno provato a salvare tutti ma non ci sono riusciti”. È la testimonianza del nonno del bambino morto la notte scorsa nell’incendio della sua abitazione a Campobasso. L’uomo, Antonio, abita al piano di sotto dell’edificio. “È successo intorno a mezzanotte – racconta -, io me ne sono accorto perché ho sentito il rumore di mattonelle che scoppiavano. C’era tanto fumo in casa, proveniente soprattutto da un divano, e i bambini, che in quel momento stavano dormendo, lo hanno respirato. Alessandro non ce l’ha fatta, gli altri due, ringraziando il Signore, si. La madre ha fatto in tempo a portare fuori la più piccola”.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
