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Funerali Vincenza Angrisano, il commovente messaggio del figlio: ‘Ascolterò i tuoi audio per sentirti vicina’

Il messaggio straziante di un figlio che non potrà più abbracciare la madre per l’ossessione di un padre che con il suo orribile gesto ha devastato la sua vita e quella del fratello.

Celebrati ad Andria i funerali di Vincenza Angrisano, la 42enne è stata accoltellata e uccisa dal marito

“Cara mamma, ti voglio tanto bene, resta sempre nel mio cuore, sei la persona che amo di più, mi ricorderò sempre del tuo sorriso e del tuo aspetto solare. Io riesco a sentirti e tu riesci a guardarmi da lassù. Riesco a sentire ancora la tua felicità per la vita e per i tuoi figli. Cara mamma aspettami lassù perché alla morte non c’è rimedio e quando sarò vecchio ti raggiungerò. Ora per sentirti accanto a me guarderò le tue foto e ascolterò i tuoi audio. Cara mamma ora devo andare, sento ancora la tua mano morbida e i tuoi abbracci caldi e affettuosi”.

Funerali Vincenza Angrisano ad Andria: il feretro all’uscita della chiesa

É il messaggio di uno dei due figli minorenni della 42enne Vincenza Angrisano, uccisa a coltellate martedì 28 novembre dal marito 51enne Luigi Leonetti, che è stato letto dalla sindaca di Andria, Giovanna Bruno, nella cattedrale della città federiciana durante i funerali celebratisi lunedì 4 dicembre. “Il sorriso è contagioso” – ha aggiunto la sindaca. “Silenzioso, dirompente, scalda i cuori e fa brillare gli occhi. Di felicità. È una curva sul volto. Una curva che raddrizza tante cose. È la vostra mamma. Il sorriso è lei, ora, qui, con voi, in mezzo a noi. Il sorriso che accompagna, che protegge, che rassicura, che incoraggia. Che vale più di tante parole e tanti gesti. Che colpisce molto più di un litigio, di un bisticcio. Il sorriso è lei, Enza. Per tutti” – – ha detto rivolgendosi ai figli della vittima.

Il commovente messaggio del figlio letto dalla sindaca Giovanna Bruno

“Vi ringraziamo per averci concesso di conoscerla la vostra mamma; chi direttamente, chi in questi giorni, attraverso i racconti di amici e parenti. Vi ringraziamo per averla condivisa anche con noi tutti la vostra atroce sofferenza, in questa Città che è anche la vostra casa. E che avrà sempre porte spalancate per voi, braccia allargate per accogliere, umanità da dispensare. Ecco…l’umanità. Quella che questo nostro difficile tempo sembra averci fatto smarrire. Quella che è stata soppiantata dai giudizi, dalla esasperazione verbale, dall’egoismo, dalla violenza, anche fisica. Che condanniamo, in ogni sua forma.

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Senza che vi sia alcuna giustificazione, mai. Violenza che va ripudiata. Sempre. Ma noi siamo chiamati a recuperarla l’umanità. Quella umanità che oggi, qui, si sta facendo preghiera, non spettacolo. Non curiosità” – ha aggiunto la sindaca Bruno. Infine ha detto: “Noi tutti ci dispensiamo anche e soprattutto dal giudicare. Non spetta a noi, né oggi né mai. Il giudizio terreno è quasi sempre un sorriso cancellato dal volto. Mentre noi, tutti, quel sorriso dobbiamo mantenerlo. Dobbiamo moltiplicarlo. Per dire speranza, per testimoniare umanità vera. È il sorriso di Enza. È il sorriso della vita, che ha sempre l’ultima parola sulla morte”

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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