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Paolo Calissano, amministratore di sostegno ai domiciliari: ‘Forse non l’avrebbe fatto’

L’avvocato Matteo Minna, l’amministratore di sostegno agli arresti domiciliari perché accusato di aver rubato soldi all’attore Paolo Calissano e ad altri tre assistiti, è indagato anche per circonvenzione di incapace.

Paolo Calissano, l’amministratore di sostegno Matteo Minna ai domiciliari per aver sottratto soldi all’attore: spariti 800mila euro

Sono almeno due gli episodi che la Procura, che ha coordinato le indagini della guardia di finanza, gli contesta. Il primo è quello relativo allo stesso Calissano, circostanza che era stata denunciata dall’avvocato della famiglia Santina Ierardi, e riguarda il periodo tra il 2019 (quando finisce l’amministrazione di sostegno per l’attore) e il il 2021. In quegli anni, secondo l’accusa, Minna si sarebbe fatto rilasciare una procura generale grazie alla quale avrebbe continuato a prelevare soldi dal patrimonio dell’attore – sarebbero spariti 817.326 euro – usandolo anche per le società della moglie o le sue.

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Il secondo caso, emerso a febbraio di quest’anno, riguarderebbe una donna con problemi di alcol e tossicodipendenza a cui il legale, dopo averne carpito la fiducia, avrebbe fatto sparire oltre 155 mila euro. Non solo: dalle indagini è emerso che nei quattro anni di amministrazione di Minna “il patrimonio della vittima è sceso di 1/3 (da 1.520.000 a 1.160.000) e lo stesso amministratore di sostegno non ha collaborato.

Il fratello: ‘Se Paolo fosse stato tranquillo forse quel dicembre di due anni fa non avrebbe assunto il cocktail di farmaci’

Deve pertanto ritenersi che l’attività sia ancora in corso”, scrive il giudice. Una notizia che ha scosso i familiari di Paolo Calissano ed in particolare il fratello. “Se Paolo fosse stato tranquillo almeno dal punto di vista economico, forse quel dicembre di due anni fa non avrebbe assunto il cocktail di farmaci anti depressivi” – ha spiegato il fratello, l’imprenditore Roberto Calissano.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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