Mauro Glorioso si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino, realizzando il sogno che due anni fa sembrava infranto per sempre. Aveva solo 23 anni quando, ai Murazzi del Po, cinque ragazzi lanciarono nel vuoto una bicicletta che lo colpì, rendendolo tetraplegico. Oggi, dopo mesi di dolore, riabilitazione e forza di volontà, Mauro ha discusso la sua tesi sperimentale e ha commosso tutti con la sua determinazione e le sue parole: “Brindiamo a un nuovo inizio”.
Il sogno spezzato dai Murazzi
Era gennaio quando cinque ragazzi, per gioco o incoscienza, lanciarono una bicicletta dai Murazzi del Po a Torino. In quel momento, Mauro, allora al quinto anno di Medicina, stava semplicemente passeggiando. La bicicletta lo colpì in pieno, provocandogli gravissime lesioni spinali. Da quel giorno è tetraplegico. I responsabili sono stati condannati per tentato omicidio.
Quello che seguì fu un periodo buio: mesi di ricovero, riabilitazione, dolore fisico e psicologico. “Il silenzio era assordante e l’unica voce che parlava era quella del dolore”, ha raccontato lui stesso ricordando quei momenti segnati anche da depressione e dalla sospensione degli studi.
La rinascita: tra coraggio, studio e determinazione
Nonostante tutto, Mauro Glorioso non ha abbandonato il suo sogno. Con l’aiuto della famiglia, degli amici e dei colleghi, ha trovato la forza di rialzarsi, ricominciare a studiare e costruire un nuovo percorso.
Oggi ha discusso una tesi sperimentale dal titolo “Valutazione della funzione biventricolare tramite CCT in pazienti con recente STEMI”, incentrata sull’utilizzo della TAC nell’infarto del miocardio. Il lavoro è stato giudicato meritevole di pubblicazione.
Alla cerimonia di laurea erano presenti i suoi colleghi dell’Università di Torino, gli amici arrivati da Palermo, dove è nato, e i suoi familiari, commossi davanti a un traguardo che va oltre l’accademico: è una vittoria personale, umana e civile.
“Grazie a chi ha creduto in me. Brindiamo a un nuovo inizio”
Nel suo discorso di ringraziamento, Mauro ha emozionato tutti:
“Questo percorso è stata una delle scelte più difficili della mia vita. Ma ho avuto il privilegio di avere intorno persone speciali che mi hanno permesso di superare tutto questo. Non sono mai stato particolarmente felice di celebrare i risultati accademici, ma mi rendo conto che questa è la conclusione di una fase della mia vita. Vi ringrazio tutti per aver partecipato a questo viaggio e, soprattutto, brindiamo a un nuovo inizio”.
Ha voluto ringraziare in particolare i professori: “Mi hanno insegnato a diventare medico, non solo didatticamente, ma soprattutto umanamente”.
Un lavoro di squadra tra Torino e Palermo
Per permettergli di continuare gli studi, nell’aprile 2024 l’Università di Torino ha autorizzato Mauro a svolgere tirocini e lezioni presso l’Ateneo di Palermo, sua città d’origine. Una sinergia resa possibile grazie al lavoro congiunto di docenti, tutor e servizi di supporto.
“È stato un lavoro di squadra che ha trasformato una sfida in un esempio”, ha spiegato il professor Umberto Ricardi, presidente della commissione di laurea e controrelatore della tesi di Mauro.
Un messaggio di speranza
La storia di Mauro Glorioso è molto più di una laurea: è la dimostrazione che la determinazione, l’aiuto degli altri e la forza interiore possono trasformare anche la sofferenza più grande in un nuovo inizio. Oggi non è solo un medico. È un simbolo di resilienza, un esempio per studenti, pazienti e per tutti coloro che stanno combattendo la propria battaglia.

