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Risparmi: dove si concentrano oggi gli investimenti degli italiani?

Gli ultimi rapporti relativi al mondo degli investimenti in Italia hanno fornito numerosi dati e spunti. Ad esempio, stando a Euromedia Research, quasi il 40% dei cittadini del nostro paese investe o ha investito almeno una volta nel corso della propria vita. Altrettanto interessanti le motivazioni dietro la scelta di fare trading, considerato che secondo gli investitori e le investitrici italiane, lasciare i propri risparmi all’interno di un conto corrente porta a troppe spese inutili e a una conseguente perdita del capitale. Detto questo, la principale ragione per cui gli italiani investono è che considerano gli investimenti un’ assicurazione per il futuro: per il proprio, ma anche per quello di persone care come familiari, figli ecc.

In questo scenario, può quindi essere utile consultare una guida su come investire i propri risparmi come quella messa a disposizione da Finaria.it, portale specializzato nel mondo della finanza e degli investimenti finanziari. Infatti, quando si parla di trading tutto parte dalla capacità di mettere da parte un piccolo capitale. Il riferimento è dunque alla cosiddetta “finanza personale”, ovvero a quell’insieme di competenze che permettono a un privato di monitorare le entrate e le uscite, di gestire al meglio le proprie risorse e, di conseguenza, di investire per provare a ottenere un guadagno.

Iniziare dalle basi

Dal punto di vista strettamente tecnico, iniziare a fare trading è davvero facilissimo. Basta infatti connettere un dispositivo a scelta alla rete per collegarsi nel giro di pochi secondi alle più importanti Borse di tutto il mondo. Gli investitori contemporanei non devono dunque più uscire di casa: sfruttano una connessione internet e operano con il computer, con il tablet o magari con un semplicissimo smartphone. Questo però non vuol dire che il trading online vada preso come un gioco e nemmeno che si tratti di una disciplina semplice.

Anzi, in questo momento storico purtroppo sono fin troppi gli italiani che iniziano a comprare e vendere asset senza avere reali competenze finanziarie: un aspetto emersi di recente anche all’interno del Rapporto 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane realizzato dalla Consob. Secondo il celebre organo di controllo della Borsa, 6 italiani su 10 non hanno sufficienti competenze in ambito finanziario, nonostante l’interesse per il mondo degli investimenti continui a crescere.

Dove e come investire

Una volta sviluppato un know-how sufficiente, non resta che capire dove e come sia conveniente investire. Da questo punto di vista però non esistono risposte universalmente valide: non esistono asset o mercati capaci di soddisfare automaticamente le esigenze di milioni di trader. Al contrario, tutto sta nel portare avanti operazioni in linea con il proprio profilo, magari sviluppando una strategia finanziaria che tenga conto delle proprie caratteristiche: il proprio budget, il proprio livello di preparazione, il tempo che si vuole dedicare al trading e il tipo di obiettivo che si vuole centrare. Questi parametri permettono a un investitore di orientare a priori le proprie mosse: c’è dunque chi potrebbe prediligere la compravendita diretta di asset “pesanti”, accettando i rischi del caso e puntando a ottimizzare il guadagno nel minor tempo possibile.

E, allo stesso modo, c’è chi potrebbe optare per una diversificazione del portafogli, riducendo il livello di rischio e accettando di spalmare sul medio o sul lungo periodo ricavi mediamente più bassi. I primi trader, con ogni probabilità, sceglieranno di investire nel Forex, il mercato valutario più ricco del mondo; i secondi invece potrebbero individuare nei Contratti Per Differenza lo strumento finanziario ideale. 

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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