A sinistra la foto del presunto Alessandro Venturelli e Roberta Carassai in lacrime durante la Vita in direttaA sinistra la foto del presunto Alessandro Venturelli e Roberta Carassai in lacrime durante la Vita in diretta

Alessandro Venturelli, una nuova speranza per mamma Roberta

Una pioggia di segnalazioni e una foto arrivata la sera del 6 novembre hanno riacceso la speranza che Alessandro Venturelli, scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020, sia ancora vivo e si trovi a Torino.

La mamma, Roberta Carassai, non ha perso tempo: ha raggiunto il capoluogo piemontese per cercare il figlio nei luoghi dove spesso trovano rifugio i senzatetto. È convinta che quella foto, e le tante testimonianze arrivate negli ultimi giorni, possano finalmente condurla a lui.


Le segnalazioni e lo scatto che alimentano la speranza

Le segnalazioni ricevute da Roberta Carassai riferiscono di un giovane con la barba curata, dallo sguardo buono e modi gentili, che – secondo chi lo ha incontrato – chiede soltanto qualcosa da mangiare. La descrizione ha subito ricordato ai familiari di Alessandro il volto e il carattere del ragazzo scomparso cinque anni fa.

Dal 31 ottobre le segnalazioni si susseguono senza sosta.

  • Una giovane ha raccontato di aver parlato con un ragazzo molto somigliante ad Alessandro nei pressi della Galleria San Federico, che avrebbe detto di chiamarsi Alessandro e di essere lontano da casa da cinque anni.
  • Un’altra segnalazione è arrivata dalla zona della Corte d’Appello, dove il clochard si sarebbe presentato con un altro nome, Erik.
  • Un ulteriore avvistamento proviene dalla mensa dei poveri di Torino, dove un giovane senza fissa dimora simile sarebbe stato visto più volte nei giorni scorsi ed avrebbe asserito di chiamarsi Venturini.

Il particolare della mano sinistra

Nel corso della trasmissione La Vita in Diretta del 7 novembre, mamma Roberta ha ricordato un dettaglio importante che potrebbe aiutare a riconoscere suo figlio:

“Quando Alessandro ha fatto l’incidente in moto aveva avuto una paresi alla mano sinistra. Finché non ha fatto la riabilitazione la teneva molto rigida, poi col tempo è passata.”

Un particolare fisico che, se confermato da chi ha visto il giovane, potrebbe rivelarsi decisivo per identificarlo.


La telefonata misteriosa

Ma non è tutto. Alle 5:40 del mattino, Roberta Carassai ha riferito a La vita in diretta di aver ricevuto una telefonata anonima che le ha gelato il sangue:

“Ho sentito una voce che mi chiamava: ‘mamma, mamma’. Sono cinque anni che attendo di essere chiamata così.”

La donna ha immediatamente segnalato l’episodio alla squadra mobile di Modena, che segue il caso sin dalla scomparsa. “Spero non sia l’ennesimo scherzo, sarebbe crudele”, ha detto con la voce rotta dalla commozione.


Sto crollando, ma non mi arrendo”

Tra le lacrime, Roberta Carassai ha lanciato un nuovo appello:

“Le segnalazioni sono tante, ma io da sola non posso verificarle tutte. Molte non hanno foto. Non ce la faccio, sto crollando. Chiedo di segnalare ogni avvistamento alle forze dell’ordine, perché io non posso farcela da sola.”

E aggiunge:

“Non sto facendo televisione, sto cercando un figlio. Alla televisione posso solo dire grazie, perché tiene viva la speranza. Io Alessandro lo riconoscerei tra mille.”


Un caso aperto da quasi cinque anni

Alessandro Venturelli è scomparso da Sassuolo (Modena) il 5 dicembre 2020, quando aveva appena 21 anni. Da allora, le ricerche non si sono mai fermate, anche grazie alla tenacia di mamma Roberta e dell’associazione che segue i casi di persone scomparse.

Numerosi avvistamenti si sono susseguiti negli anni in varie città italiane, ma nessuno finora ha portato a una conferma certa. Le segnalazioni torinesi, arrivate a distanza di pochi giorni e concentrate nelle stesse zone, rappresentano tuttavia la prima vera coincidenza significativa dopo mesi di silenzio.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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