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Marco Pannone ridotto in fin di vita a Londra dai clienti del pub, la rabbia dei familiari: ‘Avvertiti su Fb’

Il locale era in chiusura ed aveva chiesto gentilmente ai clienti di uscire dal pub di Brixton dove lavora. Marco Pannone è stato ridotto in fin di vita la sera di venerdì 2 dicembre. Il 25enne italiano è ricoverato in coma nel reparto di terapia intensiva del King’s College Hospital di Londra.

Il 25enne cameriere di Fondi è in coma dopo il pestaggio nel pub dove lavora a Londra

Il cameriere è originario di Fondi, in provincia di Latina, è il nipote di Massimiliano Sepe chef del noto ristorante romano Alfredo alla Scrofa, e vive da sei anni a Londra. Secondo alcuni giovani che risiedono a Fondi i clienti erano stati invitati più volte a lasciare il locale in quanto era in chiusura. Dalle parole si sarebbe passati ai fatti con Marco Pannone che è stato preso a pugni e lasciato sul sul retro del pub dove è stato trovato esamine. Trasferito in ospedale è stato sottoposto ad una delicata operazione alla testa.

La famiglia del 25enne è venuta a conoscenza dell’accaduto attraverso un messaggio che è stato inviato via Facebook alla sorella. “Ci hanno detto che Marco era stato aggredito e stava molto male”.  Il primo a raggiungere Londra è stato lo zio di Pannone: “Non possiamo ottenere informazioni, è assurdo” – ha riferito a Leggo. “Possibile che non ci fossero telecamere all’interno o all’esterno dello stabilimento?

Il messaggio su Facebook alla sorella, lo zio: ‘Nessuno ci aiuta, siamo stati completamente abbandonati’

“Perché nessuno ci aiuta? Siamo stati completamente abbandonati, anche dalle istituzioni italiane. Abbiamo chiesto aiuto anche al consolato, e un interprete perché non parliamo la lingua”. I genitori e la sorella hanno espletato le pratiche relative al passaporto raggiungeranno Londra nelle prossime ore.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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