Pascale RaficPascale Rafic

Chi era Pascale Rafic e cosa è accaduto

Pascale Rafic, una ragazza egiziana di 18 anni, era arrivata in Italia insieme alla delegazione Egitto-Sud Sudan per partecipare al Giubileo dei giovani. Ospitata nella parrocchia di Artena, in provincia di Roma, aveva preso parte a diversi eventi religiosi insieme al gruppo di coetanei. La giovane soffriva di problemi cardiaci e già nella mattinata aveva avvertito un leggero malore, senza però destare particolari preoccupazioni.

Tuttavia, durante il rientro da un evento a Roma, mentre si trovava a bordo del pullman con il resto del gruppo, Pascale si è sentita nuovamente male. Il mezzo si è diretto verso il Valmontone Hospital per cercare assistenza medica urgente. Nonostante i tentativi di rianimazione, la ragazza è arrivata in arresto cardiaco a pochi metri dall’ospedale di Colleferro, dove è stata poi dichiarata morta.


Il cordoglio della comunità e l’intervento del Papa

Il decesso di Pascale ha sconvolto l’intera delegazione, ma anche le autorità religiose e civili presenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Colleferro, il sindaco di Artena Pierluigi Sanna, il vescovo della diocesi di Velletri e il parroco egiziano che accompagnava il gruppo.

Papa Leone XIV ha voluto esprimere la propria vicinanza ricevendo in udienza i giovani egiziani. Durante l’incontro, il pontefice ha ricordato con parole di profonda commozione la giovane: “Non abbiamo il controllo sulla nostra vita, né conosciamo il giorno o l’ora in cui essa finisce”. Il Papa ha parlato di “dolore molto umano” e ha invitato i presenti a pregare per Pascale, trasformando il lutto in occasione di fede e speranza.


Una tragedia lontano da casa: dolore e solidarietà

La tragica morte di Pascale Rafic ha colpito profondamente anche perché avvenuta lontano dal suo Paese, in un momento che doveva essere di gioia e condivisione spirituale. I suoi compagni, disposti in cerchio nell’auletta dell’Aula Paolo VI, hanno ascoltato il Papa con evidente commozione. Accanto a Leone XIV, anche il vescovo Jean-Marie Chami, guida spirituale della delegazione, ha condiviso il dolore dei ragazzi.

L’intera comunità ecclesiale ha espresso cordoglio, sottolineando il senso di solidarietà e di fede che unisce i fedeli anche nei momenti più drammatici. Il pellegrinaggio, nato come simbolo di speranza giubilare, si è trasformato in un momento di profonda riflessione sulla fragilità della vita.


Il messaggio di speranza

Nel suo intervento, Papa Leone XIV ha ricordato ai presenti che “Gesù è vita e risurrezione” e ha voluto rilanciare il messaggio centrale dell’Anno giubilare: la speranza. Nonostante il dolore e la tristezza, ha invitato i giovani a rinnovare la propria fede nella resurrezione e nel mistero della vita eterna.

“Questa tragedia ci insegna che, anche nel dolore, possiamo trovare un senso più profondo nella nostra fede”, ha sottolineato. Il pellegrinaggio proseguirà nei prossimi giorni, ma la memoria di Pascale resterà come simbolo della fragilità umana e della forza della fede condivisa.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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