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Scaldasole, il giallo del delitto della badante Anila Ruci: Osman non era il fratello della vittima

Aveva fissato un appuntamento dall’estetista per le 16:30 del 19 aprile ma Anila Ruci non è mai arrivata al centro di bellezza a Scaldasole in Lomellina, in provincia di Pavia. La 37enne badante di origini albanese è stata trovata morta nella sua abitazione di via Piave. A lanciare l’allarme il 38enne Osman Bilyhu che in paese era conosciuto come il fratello diverse ore dopo l’accoltellamento.

Anila Ruci è stata trovata morta nel suo appartamento in via Piave, l’allarme lanciato al bar dal presunto fratello

L’uomo si è presentato intorno alle 17 in un bar alla ricerca di connazionali per chiedere aiuto. Si è sentito male ed è svenuto. “Ho visto arrivare il fratello, che però non parlando italiano cercava dei connazionali, sembrava che volesse chiedere aiuto ma non ho capito cosa stesse succedendo e sono tornata in negozio. Poi ho visto arrivare l’ambulanza” – ha dichiarato il titolare del centro estetico L’Isola di Athena, in Piazza Castello a Scaldasole, che si era recato al bar in una pausa da lavoro dopo aver provato a contattare Anila per anticipare il trattamento.

Un delitto avvolto nel mistero visto che non si comprende se il presunto fratello della vittima fosse stato ferito durante l’aggressione alla 37enne o in un momento successivo. “Aveva una maglietta grigia ma non ho visto macchie di sangue” – ha precisato il titolare del centro estetico. Osman Bilyhu è stato portato in ospedale ma non è in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione Anila Ruci è stata raggiunta da un fendente alla gola.

La vittima raggiunta da un fendente alla gola, la testimonianza dell’estetista, box sotto sequestro

Sul posto i carabinieri della Compagnia di Voghera che del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Pavia oltre alla pm Diletta Balduzzi. Gli uomini dell’Arma hanno posto sotto sequestro abitazione e box, dove si presume si sia consumata l’aggressione, in via Piave e ascoltato le testimonianze dei vicini.

Il cadavere è stato rinvenuto sotto il lenzuolo. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo di origini albanese, che Anila presentava come il fratello, non aveva alcun legame di parentela con la 37enne che nel piccolo centro della Lomellina conoscevano in quanto lavorava come badante.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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