Il ritrovamento nel cuore di Siena
È finita nel modo più drammatico la scomparsa di Miriam Oliviero, la 24enne di Monteroni d’Arbia (Siena) di cui non si avevano più notizie da martedì scorso. Il corpo della giovane è stato trovato nella mattinata di oggi, 31 ottobre, su un tetto vicino alla parte bassa della Torre del Mangia, a pochi passi da piazza del Campo, il cuore della città. A ritrovarla sono stati i carabinieri e i vigili del fuoco, che da giorni conducevano le ricerche in quell’area dopo che il telefono cellulare della ragazza era stato geolocalizzato proprio lì.
Un epilogo che spegne ogni speranza dopo giorni di appelli e ricerche incessanti. Al momento non è esclusa nessuna ipotesi sulle cause del decesso: gli investigatori mantengono il massimo riserbo, in attesa dei primi rilievi e dell’esame del medico legale.
Le ultime ore prima della scomparsa
Secondo quanto ricostruito, Miriam martedì mattina era passata da casa dei genitori, dove aveva incontrato la sorella più piccola, prima di uscire intorno a mezzogiorno. Da quel momento, nessuno l’ha più vista.
Alle 13.48, la giovane aveva effettuato l’ultima telefonata alla madre: le aveva detto di trovarsi a Siena e le aveva chiesto un consiglio su “una scusa da inventare” nel caso fosse arrivata in ritardo al lavoro, alla biblioteca comunale di Monteroni d’Arbia, dove avrebbe dovuto prendere servizio alle 15.30.
Pochi minuti dopo, il suo telefono ha smesso di dare risposte. La madre e i colleghi hanno provato a chiamarla più volte, senza riuscire a contattarla. Da lì è scattato l’allarme.
Il mistero del cellulare e la lunga notte delle ricerche
Da subito, le ricerche si sono concentrate nel centro storico di Siena, tra le vie che circondano piazza del Campo: l’area in cui il suo telefono continuava a risultare attivo, come se fosse in movimento.
Per ore i soccorritori hanno battuto ogni vicolo, i parcheggi, i giardini e perfino le scale di risalita, cercando un indizio. I volontari della Protezione civile avevano proseguito anche di notte, tentando di “trillare” il telefono da remoto, ma senza riuscire a individuarlo.
Il segnale si era concentrato in una zona compresa tra via Duprè, Salicotto e piazza del Mercato, un’area labirintica di tetti e cortili. Ed è proprio lì che, stamani, Miriam è stata trovata senza vita.
Una ragazza riservata e amata da tutti
Miriam viveva da sola a Monteroni d’Arbia, ma la sua casa non distava molto da quella dei genitori. Non guidava e non possedeva un motorino: si spostava abitualmente con autobus e treno, spesso per raggiungere Siena.
Chi la conosceva la descrive come una giovane gentile, riservata, molto legata alla famiglia e al suo cane, adottato a marzo dal canile. Proprio quell’animale, rimasto solo a casa, aveva alimentato i timori dei genitori. Quando si allontanava, Miriam lo affidava sempre a loro, e ogni sera li chiamava per sapere “cosa c’era da mangiare”.
Quando martedì sera non ha più risposto al telefono, i genitori — Fatima e Gennaro Oliviero — si sono recati subito a casa sua. Non l’hanno trovata e hanno sporto denuncia di scomparsa. Da lì sono partite le ricerche, accompagnate da un appello pubblico carico di angoscia.
Dolore e sconcerto in tutta la comunità
La notizia del ritrovamento ha gettato Monteroni d’Arbia e Siena nello sconforto. Decine di amici e conoscenti avevano partecipato alle ricerche, unendosi ai familiari nella speranza di un esito diverso.
In molti, sui social, stanno lasciando messaggi di cordoglio e solidarietà. “Una ragazza dolce, educata, sempre sorridente — scrive una collega della biblioteca — non possiamo crederci”.
L’amministrazione comunale ha espresso vicinanza alla famiglia, sottolineando come “tutta la comunità sia sconvolta per una tragedia che lascia senza parole”.
Le indagini e i prossimi passi
Gli investigatori della Procura di Siena stanno lavorando per chiarire le circostanze della morte. Gli accertamenti proseguiranno anche nelle prossime ore con il sequestro dell’area del ritrovamento e l’analisi del cellulare della giovane.
Solo l’autopsia potrà stabilire cosa sia accaduto e se dietro l’episodio vi sia un gesto estremo o un evento accidentale.
Quel che resta, per ora, è il silenzio di piazza del Campo, dove il telefono di Miriam aveva continuato a squillare nel vuoto, mentre i suoi cari la cercavano disperatamente. Un silenzio rotto solo stamani, con il ritrovamento del suo corpo e il dolore di una famiglia che ora chiede solo rispetto e verità.

 
 