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Sandra Milo, ‘Ciro, Ciro’: la telefonata in tv che sconvolse l’attrice, cosa successe e chi chiamò

Sandra Milo è stata protagonista di una delle telefonate più famose della storia della tv: in realtà si trattò di uno scherzo di cattivo gusto, ma la reazione dell’attrice diventò un tormentone riproposto tante volte in televisione. 

Sandra Milo e la telefonata in tv che annunciava che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente

Nel 1990, durante una puntata della trasmissione L’amore è una cosa meravigliosa, il talk show da lei condotto su Rai 2, Milo ricevette una telefonata da una telespettatrice: ” Sandra , ma che ci fai lì? Ma non sai che tuo figlio Ciro è stato ricoverato gravissimo al San Giovanni? Ha avuto un incidente“. “È grave, chi? Ciro? Ciro, Ciro… Nooo…” urlo in lacrime la conduttrice che lasciò subito lo studio cercando informazioni sul figlio. 

In onda su Rai 2 dal 27 novembre 1989 all’11 maggio 1990, dal lunedì al venerdì alle ore 14:45, il programma L’amore è una cosa meravigliosa è ricordato principalmente per il crudele scherzo telefonico della puntata trasmesso lunedì 8 gennaio 1990. Alle ore 15:40 una telespettatrice interviene in diretta telefonica, avvisando la conduttrice che suo figlio Ciro era stato vittima di un incidente stradale ed era stato ricoverato all’ospedale San Giovanni di Roma in gravi condizioni. 

Al telefono rosa, Sandra Milo sbiancò in diretta davanti a più di un milione di telespettatori, poi avvampò come il vestito che indossava, si passò le mani tra i capelli, guardando disperatamente nell’occhio della telecamera, cominciò a gridare con la voce spezzata dal pianto: “Oddio…chi parla? Oddio, chi é?…” La voce femminile insisteva concitata: “é grave, grave….” Prima di perdere completamente la testa, la voce sottile della Milo insistette ancora: Chi? Ciro? Ciro? Ma colomba…Oddio…. Nooo…” 

Sandrocchia lasciò lo studio sconvolta e la trasmissione fu interrotta

Solo un attimo, e ormai in preda ad un comprensibile choc Sandrocchia fuggì via sconvolta dallo studio televisivo, lasciando di stucco gli ospiti sul divano, Alessandro Gassman e Francesca D’Aloja, Poi un portavoce del programma annunciò trafelato: “interrompiamo qui la trasmissione, ci scusiamo….” La notizia del ricovero del figlio Ciro De Lollis si rivelò falsa, ma la conduttrice ebbe un malore subito dopo e fu costretta ad alcuni giorni di riposo, che portarono alla sospensione temporanea della trasmissione. 

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La scena di disperazione di Sandra Milo è stata riproposta innumerevoli volte in diverse trasmissioni televisive, come Blob, Striscia la notizia e Target, divenendo un simbolo della cosiddetta tv-verità ed ispirando il titolo di un’altra trasmissione televisiva satirica di Italia 1, “Ciro, il figlio di Target”, andata in onda alcuni anni dopo; tale episodio è stato addirittura inserito come citazione nella canzone “La strana famiglia” di Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci, scritta nel 1991.

La telefonata si rivelò uno scherzo, ma provocò un malore all’attrice

L’accaduto portò ad un’indagine interna alla Rai, che stabilì che il nome fornito alle centraliniste dalla telespettatrice fosse Maria Ramondio (che però si rivelò essere un’identità falsa), mentre il numero di telefono dal quale provenne la telefonata era associato all’utenza degli uffici Alemagna ubicati in via del Corso a Roma. 

In particolar modo, la telespettatrice si presentò alle addette al centralino con la scusa di voler chiedere alla conduttrice per quale motivo non si fosse mai più risposata in seguito al suo divorzio del 1985.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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