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Tina Cipollari in lacrime a Verissimo, l’infanzia complicata: ‘Non ci fecero salire in taxi per le scarpe’

Si è raccontata senza filtri ed ha mostrato il suo lato più sensibile nell’intervista rilasciata nel corso della puntata del 23 ottobre a Verissimo. Tina Cipollari non ha trattenuto le lacrime nel raccontare le difficoltà dell’infanzia, i sacrifici dei genitori, le molteplici attività svolte prima di intraprendere il percorso televisivo a Uomini e Donne fino alle delusioni sentimentali.

Tina Cipollari ha raccontato il suo lato più intimo nel libro Piume di Struzzo: ‘Non lo regalerò a Gemma’

Aspetti intimi che la vulcanica opinionista ha raccontato nel libro Piume di Struzzo in uscita martedì 25 ottobre. “Non lo regalerò a Gemma e non potrà neanche acquistarlo. C’è il divieto per lei” – ha scherzosamente affermato nell’unico momento leggero di un’intervista in cui ha ripercorso momenti dolorosi e snocciolato ricordi. “Ho fatto tanta fatica a raccontarmi, questo tuffo nel passato mi ha reso nuovamente fragile e mi ha fatto ricordare delle cose che avevo cercato di accantonare. Devo dire grazie alla bambina che ero ieri che mi ha permesso di diventare la donna che sono” – ha spiegato Tina durante l’intervista rilasciata a Silvia Toffanin.

Le umili origini: ‘I miei genitori erano contadini e si alzavano alle 3 del mattino per andare a lavoro’

L’opinionista si è particolarmente commossa le sue umili origini partite da Castel di Guido, nel viterbese. “I miei genitori erano due contadini e lavoravano tutto il giorno nei campi e non avevano tempo da dedicare ai bambini. Papà si alzava alle 3 del mattino, mamma è stata una donna fortissima, si occupava di noi e andava a lavorare. Una donna che non riusciva mai ad essere felice, aveva tanta voglia di fare ma quando rientrava le sue energie erano esaurite. Sapevo che non poteva dare più di quello che stava dando”. A questo punto l’opinionista di Uomini e Donne è scoppiata in lacrime.

“Ricordare questi momenti mi fa male. Ho sempre cercato di mascherare tanti dolori attraverso le risate ed il mio modo di fare. Una volta decidemmo di andare a Roma e per prendere la corriera dovevamo attraversare un pezzo di strada sterrata e piena di fango e le scarpe si sporcavano. Una volta arrivati in questo quartiere di Roma dovevamo prendere un taxi per arrivare in centro ma non ci fece entrare perché avevamo le scarpe sporche. Mia madre, una donna meravigliosa, mi guardò e mi disse di non preoccuparmi e che era una scusa perché aveva finito di fare le corse. Non voleva farmi pesare quella cosa delle scarpe”.

‘Pensavo che vivere in campagna fosse una cosa da povera gente’

Tina Cipollari ha raccontato il suo disagio di quegli anni. “Crescevo con questi complessi, pensavo che vivere in campagna fosse una cosa da povera gente, disastrata ed emarginata”. La viterbese ha raccontato di aver fatto di tutto per rendersi indipendente. “Volevo anche aiutare mia madre perché faceva grossi sacrifici oltre che per comprarmi delle cose. Andava a fare la cicorie o vendevo le mimose perché a casa avevamo un grande albero di mimose. Ho fatto la rappresentante, la baby sitter… Mamma mi diceva sempre che non dovevo mai dipendere da nessuno”.

Tina Cipollari, da venditrice di mimose alla studio di Uomini e Donne

L’opinionista ha raccontato del casuale approdo a Uomini e Donne. “In realtà voleva andare mia sorella, mi fece chiamare e quando la chiamarono si rifiutò di andare e andai in trasmissione al posto suo”. Un passaggio anche sulla dolorosa storia d’amore con Antonio.

“É stato il mio unico grande amore, il mio principe. Diciamo che con lui ho vissuto una parte dei miei sogni. É stata una storia bella che è finita male, sognavo anche un figlio con lui. Mi ha dato tanto e mi ha insegnato a vivere ed far sparire le mie insicurezze. Sono stata male e mi sono ritrovata da sola. Tra l’altro lui è morto tanti anni fa…”

‘Antonio è stato il mio unico grande amore’

Tina Cipollari ha spiegato l’importante rapporto con la fede e di aver pregato anche per Santa Gemma Galgani. “Mi fa sorridere perché è una Santa che esiste e mi sono poi incontrata a Uomini e Donne con questa donna che non è una santa”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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