Valeria Bartolucci davanti all'ospedale di Rimini e Luis DassilvaValeria Bartolucci davanti all'ospedale di Rimini e Louis Dassilva

Valeria Bartolucci ha scelto nuovamente la facoltà di non rispondere

Valeria Bartolucci è stata nuovamente convocata dalla Procura di Rimini lunedì 5 maggio alle ore 15:40. Accompagnata dalla sua legale, l’avvocata Chiara Rinaldi, la moglie di Louis Dassilva – in carcere per l’omicidio di Pierina Paganelli, 78 anni – ha deciso, per la seconda volta, di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del sostituto procuratore Daniele Paci.


Un precedente silenzioso

Già lo scorso febbraio Bartolucci aveva scelto di tacere davanti agli inquirenti, quando fu acquisita agli atti una telefonata nella quale raccontava – secondo indiscrezioni – una versione alternativa dei fatti: tre persone le avrebbero bussato alla porta chiedendole di scendere in garage, dove giaceva il corpo della vittima, per ripulire la scena del crimine. Anche in quell’occasione, non disse nulla formalmente.


Pressioni e fragilità psicologiche

In tv la criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa, ha parlato apertamente delle gravi difficoltà psicologiche che sta vivendo Bartolucci:

“È stata ‘tritata’ da un anno e mezzo di pressione mediatica. Stiamo valutando un possibile ricovero in una struttura psichiatrica.”

L’avvocata Rinaldi ha precisato:

“Valeria ha già risposto in quattro occasioni agli inquirenti, ha consegnato spontaneamente il proprio DNA, il cellulare e il computer per le analisi forensi. Non c’è nessuna contestazione formale a suo carico. La sua scelta di non parlare oggi è legittima e comprensibile.”


Dassilva in ospedale: sospeso lo sciopero della fame

Nel frattempo, Louis Dassilva è ancora ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale Infermi di Rimini. Il 35enne senegalese, detenuto dal luglio 2024, aveva intrapreso uno sciopero della fame e della sete tra il 25 e il 26 aprile, dichiarando la propria innocenza.

Negli ultimi giorni il quadro clinico sarebbe in lieve miglioramento ma dal punto di vista psicologico la situazione resta delicata. Louis ha ripreso a mangiare e bere, seppur in maniera limitata. La prognosi resta riservata, e non è ancora chiaro quando potrà essere trasferito nuovamente in carcere.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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