Quella che doveva essere una cena conviviale fra dipendenti di Atm, l’azienda dei trasporti milanesi, si è trasformata in dramma. Domenica 4 maggio, una decina di colleghi ha mangiato al Friends di via Fabio Filzi, ristorante con convenzione storica con Atm.
- Alcuni hanno scelto risotto, altri frittura di calamari.
- Nelle ore successive, cinque di loro hanno accusato nausea e dolori addominali.
- Il gruppo è stato trasportato in codice giallo al Pronto Soccorso; tutti sono stati dimessi con diagnosi di intossicazione alimentare.
Il peggio al rientro a casa: il caso di Davide Teruzzi
Fra i dimessi c’era Davide Teruzzi, 50 anni, tranviere di Atm da 24 anni, in servizio sulle linee 5, 12 e 27. Mercoledì 7 maggio Teruzzi ha avuto un nuovo malore e si è recato autonomamente al San Raffaele:
- Ricoverato in codice rosso, il 50enne è stato intubato.
- Diagnosi: shock cardiogeno scatenato dall’intossicazione.
- Malgrado i tentativi, Teruzzi è deceduto domenica 11 maggio in terapia intensiva.
Ats e Atm: indagini e misure
Immediata la reazione di Atm: la convenzione con il locale è stata revocata in via precauzionale. L’azienda ha manifestato “vicinanza alla famiglia e al fratello di Davide, anch’egli dipendente”. L’Ats Milano procederà a verifiche igienico-sanitarie sul ristorante.
Una tragedia che scuote la comunità di Milano e rilancia l’attenzione sulla sicurezza degli accordi aziendali con le strutture di ristorazione. L’autopsia sul corpo di Teruzzi chiarirà la causa esatta del decesso: un dolore amplificato dal racconto dei colleghi, che ricordano in lui un “gigante buono, preciso e appassionato del suo lavoro”.
Il ricordo dei colleghi e le nuove precauzioni
I colleghi di Teruzzi lo ricordano come “un gigante dal cuore buono”, preciso e scrupoloso. Aveva superato:
- Un grave incidente stradale 12 anni fa, con un tram in cui perse la vita un ragazzo;
- Un’operazione chirurgica e un periodo di malattia.
Ora l’azienda intende:
- Sospendere ulteriori convenzioni non verificate con ristoranti;
- Ampliare i protocolli di sorveglianza sui pasti aziendali;
- Supportare i familiari con assistenza legale e psicologica.
In attesa delle relazioni ufficiali di Ats e dei risultati dell’autopsia, Milano riflette sulle garanzie di sicurezza per chi, ogni giorno, garantisce la mobilità della città.