Un bambino ha rischiato di annegare in un parco acquatico a GallipoliUn bambino ha rischiato di annegare in un parco acquatico a Gallipoli

Una giornata al parco acquatico si trasforma in incubo per una famiglia ligure

Quella che doveva essere una semplice mattinata di vacanza nel Salento si è trasformata in un incubo. Un bambino di sette anni, originario della provincia di La Spezia, ha rischiato di annegare in una delle piscine principali di un noto parco acquatico di Gallipoli, nella località Rivabella.

Secondo una prima ricostruzione, il piccolo — che non sa nuotare — si sarebbe allontanato dalla sorveglianza dei genitori e avrebbe raggiunto da solo la zona della vasca dove l’acqua è più profonda. Intorno alle 11:30 di domenica 20 luglio qualcuno ha notato il suo corpo immobile galleggiare. Sarebbe stato il padre, in un momento di panico, ad accorgersi che il figlio era privo di sensi.


Rianimazione immediata e corsa in ospedale: il piccolo è grave

Scattato l’allarme, i bagnini del parco hanno cominciato le manovre di rianimazione, coadiuvati poco dopo dai sanitari del 118. Il bambino è stato trasportato in codice rosso all’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione in condizioni considerate molto gravi.

Dopo circa mezz’ora di tentativi, il cuore del piccolo ha ripreso a battere. Ora i medici lo tengono sotto stretta osservazione e stanno per eseguire una TAC per valutare eventuali danni cerebrali dovuti alla prolungata assenza di ossigeno.


Indaga la polizia: raccolte le prime testimonianze

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gallipoli, che hanno avviato un’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. La priorità è capire se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza previste all’interno del parco.

Intanto, gli investigatori hanno iniziato a raccogliere le testimonianze del personale, dei bagnini e dei presenti, oltre naturalmente ai familiari. L’area dell’incidente non è stata posta sotto sequestro, ma resta sotto osservazione.


I genitori sono originari del Salento ma vivono in Liguria

La famiglia del bambino è residente a La Spezia ma ha radici pugliesi: i genitori sono originari di Depressa, una frazione di Tricase, e tornano spesso in Salento durante l’estate. Proprio per questo, avevano deciso di trascorrere una giornata al parco acquatico insieme ai parenti.

Quella che doveva essere una domenica di sole e spensieratezza si è però trasformata in una corsa contro il tempo. Le prossime ore saranno decisive per le condizioni del piccolo, mentre Gallipoli trattiene il fiato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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