Carlo ContiCarlo Conti

La finale di Sarà Sanremo e il primo passo verso l’Ariston

Carlo Conti comincia ufficialmente il percorso verso Sanremo, ma intanto lascia aperta una porta sul futuro. Alla presentazione della finale di “Sarà Sanremo”, in onda in prima serata su Rai 1 dal Casinò della città dei fiori, il direttore artistico ha affrontato anche il tema più caldo: chi guiderà il Festival dopo il 2026.

«L’azienda mi dimostra ogni giorno fiducia e stima. Io sono sempre al servizio della Rai», dice Conti, senza chiudere alla possibilità di una continuità.


Le voci su Amadeus e la risposta in stile toscano

Stuzzicato sulle indiscrezioni che vorrebbero Amadeus di ritorno a Viale Mazzini e al Festival nel 2027, Conti risponde con ironia:
«Le indiscrezioni fanno parte del nostro lavoro. L’altro giorno me ne è arrivata una incredibile: la Fiorentina può vincere lo scudetto».

E poi la chiosa: «Del doman non v’è certezza», citazione che vale più di una smentita netta.


Sarà Sanremo: sei finalisti, due posti all’Ariston

La serata di domani, domenica 14 dicembre, decreterà i due artisti emergenti che accederanno al palco dell’Ariston tra le Nuove Proposte, insieme a Mazzariello e al trio Sonico, Blind ed Elma, provenienti da Area Sanremo.

In gara: Antonia, Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza Cri e Welo. Solo due passeranno il turno.


La giuria e il lavoro sui giovani

A giudicare le esibizioni sarà la Commissione musicale composta da Manola Moslehi, Carolina Rey, Ema Stokholma, Daniele Battaglia ed Enrico Cremonesi, con il contributo “dietro le quinte” di Conti e Claudio Fasulo.

«Oltre mille candidature, una selezione durissima», spiega Conti. «Abbiamo cercato originalità, evitando chi imitava artisti già esistenti».


Un Festival all’insegna della varietà

Conti rivendica la centralità della varietà musicale:
«Rock, rap, pop classico, latino, tormentoni. C’è un fermento straordinario, la musica italiana è in estrema salute».

Un dato confermato anche dalle augmentation delle classifiche dominate da brani italiani, spesso nati proprio a Sanremo. Ema Stokholma, Carolina Rey e Manola Moslehi condurranno il PrimaFestival come ufficializzato da Carlo Conti. “Sarete le mie ‘Charlie’s Angels’.  Il DopoFestival quest’anno tornerà al teatro del Casinò, sarà condotto da Nicola Savino e “il compito di accompagnare musicalmente tutto quello che accadrà sarà affidato al Maestro Vittorio Cremonesi”. 


Lo sguardo alla storia: Pippo Baudo come faro

Il Festival 2026 sarà anche un omaggio a Pippo Baudo.
«Facciamo il Festival così come l’ha inventato Pippo», dice Conti, richiamando le cinque serate, la polemica e quel rito collettivo che per una settimana unisce il Paese.

«Pippo ci sarà sempre», conclude. Anche quando il futuro resta, volutamente, aperto.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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