Gaetano Mirabella Costa e Fernando Eduardo Artese detenuti ad Alligator AlcatrazGaetano Mirabella Costa e Fernando Eduardo Artese detenuti ad Alligator Alcatraz

Dove si trovano i due italiani arrestati in Florida?

Tra le 747 persone detenute nel nuovo centro per migranti irregolari Alligator Alcatraz, nelle paludi delle Everglades, in Florida, ci sono anche due cittadini italiani: Gaetano Cateno Mirabella Costa, 45 anni, originario di Taormina, e Fernando Eduardo Artese, 63 anni, con doppia cittadinanza italiana e argentina.

Il sito, costruito in soli otto giorni e fortemente voluto dal presidente Usa Trump, è sorvegliato da filo spinato, droni e 400 agenti. Qui i migranti attendono l’espulsione in condizioni estreme.


Le condizioni nel centro di detenzione

Siamo in gabbia come polli, senza nessuna privacy. Trenta persone per cella, bagni all’aperto e niente contatto con un avvocato né con un giudice.” È il drammatico appello lanciato al Tg2 da Gaetano Mirabella Costa, detenuto ad Alligator Alcatraz da oltre una settimana.

Il 45enne viveva in Florida da alcuni anni. Dopo un arresto per aggressione e possesso illegale di farmaci, ha scontato sei mesi nelle carceri locali. Il 9 luglio, invece di essere rilasciato, è stato consegnato all’ICE (l’agenzia per l’immigrazione statunitense) e trasferito nella nuova struttura federale.

La madre, Rosanna, ha raccontato che il figlio è stato portato in udienza con “catene ai piedi e alle mani”. Ad oggi, non gli è stata ancora comunicata un’incriminazione formale. “Ho sentito mio figlio, l’unica cosa positiva è che ha la possibilità di parlare al telefono. Sono appena tornata dal lavoro, non me la sento di dire altro al momento”. 


Chi è Gaetano Mirabella Costa?

Nato a Taormina, viveva da tempo negli Stati Uniti. Arrestato il 3 gennaio 2025 nella contea di Marion per tre capi d’accusa:

  • possesso non autorizzato di farmaci;
  • aggressione semplice;
  • episodio violento ai danni di un over 65.

Dopo sei mesi in carcere, avrebbe dovuto essere rilasciato, ma è stato fermato per violazione delle norme sull’immigrazione e trasferito nel nuovo centro di detenzione.


Chi è Fernando Eduardo Artese?

L’altro cittadino italiano ad Alligator Alcatraz è Fernando Artese, 63 anni, nato a Buenos Aires, ma con cittadinanza anche italiana. Risiedeva da oltre dieci anni negli USA con la moglie e la figlia.

Il 25 giugno è stato fermato per un controllo di routine. È emerso un mandato d’arresto legato a una mancata udienza per guida senza patente. Da lì il trasferimento all’ICE e infine alla struttura nelle Everglades.

In un’intervista a La Voce di New York, ha raccontato:

“Qui ti trattano come un criminale, ti umiliano ogni giorno. Non è detenzione: è punizione.”


Cosa sta facendo la Farnesina

Il caso ha attirato l’attenzione del Ministero degli Esteri. In una nota ufficiale, la Farnesina ha assicurato che:

“Il Consolato Generale d’Italia a Miami e l’Ambasciata d’Italia a Washington stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione, mantenendo un contatto costante con le famiglie e le autorità ICE.”

Tuttavia, nessuna data di rimpatrio è stata ancora fissata.


Alligator Alcatraz
Alligator Alcatraz

Cos’è Alligator Alcatraz?

Inaugurato il 3 luglio 2025, Alligator Alcatraz è il nuovo centro per migranti irregolari creato nell’area paludosa delle Everglades. Deve il suo nome alla presenza di fauna letale (alligatori, coccodrilli, pitoni) e al richiamo alla famigerata prigione federale di Alcatraz.

È dotato di:

  • 200 telecamere di sorveglianza;
  • 8.500 metri di filo spinato;
  • oltre 400 agenti di sicurezza;
  • celle prefabbricate costruite in 8 giorni.

Il presidente Trump, durante una visita, ha ironizzato così:

“Se provano a scappare, gli insegneremo a correre dagli alligatori. In zigzag, aumentano le probabilità di sopravvivere… dell’1%.”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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