La scomparsa improvvisa di Davide Fanciullacci
Un malore durante una vacanza a Pantelleria ha stroncato la vita di Davide Fanciullacci, 53 anni, figura centrale nella gestione del ristorante Donatello di Bologna. Figlio di Ferruccio, scomparso nel 2020 per Covid, Davide aveva ereditato la conduzione di uno dei locali più iconici della città.
Donatello: un simbolo della ristorazione bolognese dal 1903
Fondato nel 1903 da Donatello Fanciullacci, il locale di via Righi è una pietra miliare della cucina tradizionale e dell’ospitalità bolognese. Nel corso dei decenni, vi hanno mangiato grandi personaggi del panorama italiano, dal mondo dello spettacolo allo sport. Nel 2023, il Donatello ha ricevuto la Turrita di Bronzo, riconoscimento della città per la sua storia e qualità.
Una famiglia unita nella tradizione e nella passione
Dopo la scomparsa di Ferruccio, Davide, insieme al fratello Riccardo e alla moglie Katia, aveva raccolto con orgoglio e dedizione l’eredità familiare, mantenendo vivo il prestigio del ristorante. L’Ascom di Bologna ha espresso profondo cordoglio, sottolineando l’importanza di Davide non solo come imprenditore, ma anche come persona capace di far sentire ogni ospite parte di una grande famiglia.
Il tributo della comunità, gli Stadio: ‘Era uno di noi’
La comunità bolognese e i tanti clienti affezionati ricordano Davide per il suo sorriso, la sua umanità e la passione con cui ha guidato il Donatello. Toccherà ora alla moglie Katia e al fratello Riccardo portare avanti questa lunga storia, fatta di tradizione e accoglienza autentica. Tra i ricordi più commoventi quello degli Stadio.
“Ci sono dolori che lasciano senza fiato. La scomparsa di Davide Fanciullacci è uno di quei momenti che ti tolgono le parole. Questa notizia ci sconvolge profondamente. Non solo perché arriva in un tempo in cui troppi dolori si stanno affacciando nella nostra vita, ma perché Davide era davvero uno di noi” – si legge sulla pagina social del gruppo che Gaetano Curreri come frontman.