La dinamica: una curva fatale, un camion instabile e un’auto travolta
Una mattina come tante, trasformata in una tragedia irreparabile.
Intorno alle 8:50, lungo via Romagne a Molinella, nel Bolognese, un autoarticolato Mercedes diretto a Medicina, carico di bitume, ha improvvisamente perso il controllo in curva ribaltandosi e finendo sulla corsia opposta, proprio mentre sopraggiungeva una Toyota Yaris guidata da Susanna Zuffoli, 58 anni, residente a Campotto d’Argenta, nel ferrarese.
Il rimorchio del mezzo pesante si è rovesciato completamente sull’utilitaria, schiacciandola senza lasciarle alcuna possibilità di sopravvivere.
I vigili del fuoco arrivati dal distaccamento locale hanno estratto il corpo della donna già privo di vita.
Il camionista, un 38enne, è stato sottoposto agli accertamenti di rito e la procura aprirà un fascicolo per omicidio stradale, come previsto dalla procedura.
Chi era la vittima: una madre, una lavoratrice, una routine interrotta per sempre
Susanna Zuffoli, sposata e madre di due figli, lavorava in un centro per l’impiego a Minerbio. Era originaria di Medicina. Da dieci anni si era trasferita a Campotto d’Argenta.
In quel tratto di strada stava percorrendo il tragitto quotidiano verso il lavoro, una routine familiare a molti pendolari della zona.
Il destino ha voluto che in quell’esatto momento, su una curva da tempo segnalata come critica, il camion proveniente dal senso opposto perdesse aderenza e si ribaltasse.
Una coincidenza fatale che in pochi secondi ha spezzato una vita.
La strada “obbligata”: dopo l’alluvione i mezzi pesanti passano di qui, nonostante i rischi
Via Romagne non è solo una strada provinciale: in questo periodo è l’unica percorribile dai mezzi pesanti, a causa delle numerose chiusure post-alluvione che interessano la viabilità intorno a Molinella, Budrio e Medicina.
Questo significa che tir e autoarticolati transitano in continuità su un tratto notoriamente stretto, con curve poco tolleranti e carreggiate che non consentono grandi margini d’errore.
Una miscela esplosiva.
Il sindaco aveva avvisato: “Situazione pericolosa, servono interventi urgenti”
Un mese fa il sindaco Bruno Bernardi aveva scritto una lettera ufficiale alla Città Metropolitana, sottoscritta anche dai sindacati, denunciando la crescente pericolosità della SP29 e delle strade alternative.
Davanti alla tragedia di oggi, il primo cittadino appare sconvolto ma anche arrabbiato:
“Non vorremmo mai trovarci davanti a tragedie di questo tipo. Lo avevamo scritto chiaramente: le strade sono troppo strette per i mezzi pesanti. Servono interventi immediati e le risorse dell’alluvione devono arrivare subito”.
È il terzo grave incidente in due mesi lungo gli stessi assi viari.
Una statistica che non può più essere ignorata.
Indagini in corso: velocità, stabilità del carico e condizioni dell’asfalto sotto la lente
I carabinieri della compagnia di Molinella stanno analizzando ogni dettaglio:
– possibile velocità eccessiva del mezzo pesante;
– stabilità del carico di bitume;
– condizioni dell’asfalto dopo piogge e gelo;
– visibilità in prossimità della curva.
Al momento non si esclude alcuna ipotesi, ma gli investigatori confermano che il camion si è ribaltato prima dell’impatto, invadendo completamente la corsia di marcia opposta.

