Riccardo Paletti, a destra i genitoriRiccardo Paletti, a destra i genitori

Il via libera del giudice: Riccardo può tornare in Italia

È arrivata la svolta tanto attesa dalla famiglia Paletti. Il giudice della Contea della Florida ha autorizzato il trasferimento in Italia di Riccardo Paletti, 52 anni, ricoverato da mesi in un ospedale di Miami dopo un grave avvelenamento da botulino. La decisione è stata comunicata al termine dell’udienza del 29 dicembre e consente finalmente il rientro in patria dell’uomo, non appena i genitori diventeranno formalmente i suoi tutori legali.

La notizia è stata accolta con commozione dai familiari, collegati in diretta con la trasmissione Dentro la Notizia. «Non smetteremo mai di lottare per lui», hanno detto in lacrime.


Quattro mesi in ospedale e una diagnosi che divide

Riccardo Paletti è ricoverato da luglio al Mount Sinai Medical Center di Miami Beach. Tutto è iniziato dopo un trattamento estetico a base di botox che avrebbe provocato una gravissima intossicazione. Nel giro di poche ore l’uomo ha iniziato a manifestare difficoltà motorie, fino alla paralisi del volto e del collo.

Secondo i medici statunitensi, il quadro clinico sarebbe irreversibile. Una valutazione che ha portato l’ospedale a proporre il trasferimento in una struttura per cure palliative. Una prospettiva che la famiglia ha sempre respinto con forza.


La battaglia dei familiari e il ruolo dell’Italia

A sostenere la battaglia dei parenti è stato anche il Consolato italiano a Miami, oltre al Ministero degli Esteri. I familiari hanno individuato una clinica privata a Roma disposta a prendersi carico del paziente, convinti che in Italia possa esserci ancora una possibilità di recupero.

«Mio fratello reagisce agli stimoli, mi riconosce, non è in stato vegetativo», ha ribadito Alessandro Paletti. Un elemento che ha pesato nella decisione del giudice di autorizzare il trasferimento.


Il peggioramento e il ricovero d’urgenza

Il quadro clinico di Riccardo è precipitato nel mese di settembre, quando – già ricoverato – ha avuto un arresto cardiaco. Secondo il racconto dei familiari, i soccorsi non sarebbero stati tempestivi, aggravando una situazione già compromessa.

Da quel momento l’uomo non ha più lasciato il letto d’ospedale. Ora, però, si apre uno spiraglio: il rientro in Italia, dove potrà essere affidato a un’équipe specializzata.


La speranza di una nuova possibilità

Per la famiglia Paletti non è solo una battaglia legale, ma una corsa contro il tempo. “Vogliamo riportarlo a casa”, ripetono i genitori, convinti che solo in Italia il figlio possa avere una possibilità concreta.

Il trasferimento potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Dopo mesi di attesa, per Riccardo Paletti si riaccende una speranza.

Di Renato Valdescala

Esperienza nello sport e nella cronaca locale con quotidiani salernitani dal 1990. Con il tempo si è dedicato alla cronaca estera analizzando i fatti di maggiore rilievo con spirito critico e irriverente. Si occupa anche di approfondimenti di cronaca nazionale.

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