La tragedia a Santi Cosma e Damiano
Un’intera comunità è sotto shock a Santi Cosma e Damiano, piccolo centro in provincia di Latina, dopo la morte di Paolo, 15 anni, ritrovato senza vita nella sua camera da letto lo scorso giovedì mattina. Una tragedia che sembra affondare le radici in una lunga storia di bullismo, fatta di insulti, prese in giro, scherzi crudeli e messaggi persecutori.
La sera prima della sua morte, Paolo aveva inviato un messaggio ai compagni di classe chiedendo di “conservargli un posto in prima fila”. Il mattino dopo, la famiglia ha vissuto l’incubo peggiore.
La lettera del fratello al Governo
A raccontare l’inferno quotidiano vissuto da Paolo è stato suo fratello, che ha deciso di scrivere una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il testo, anticipato dal Messaggero, denuncia l’assenza di protezione per Paolo e la responsabilità morale di chi, tra bulli e adulti, non è intervenuto per tempo.
“Paolo era perseguitato”, scrive il fratello, ricordando episodi continui di esclusione e vessazioni che lo avrebbero logorato fino a spingerlo al gesto estremo.
L’inchiesta e i primi sequestri
La procura di Cassino ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio. I carabinieri hanno già sequestrato i cellulari di alcuni ragazzi coetanei per verificare eventuali messaggi, video o chat compromettenti. Sarà l’autopsia, già disposta, a chiarire le ultime ore di vita di Paolo, mentre gli investigatori cercano di ricostruire il contesto scolastico e sociale in cui il ragazzo viveva.
La risposta del ministro Valditara
Il ministro Valditara, profondamente colpito dalla vicenda, ha espresso dolore e vicinanza alla famiglia, annunciando due ispezioni: una nella scuola media frequentata da Paolo e una nell’istituto superiore dove avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno scolastico.
“Non lasceremo nulla di intentato per fare piena luce”, ha dichiarato il ministro, promettendo anche di contattare personalmente i genitori.
Bullismo: una piaga sociale
La tragedia di Paolo riporta al centro il tema del bullismo e delle sue conseguenze devastanti. Secondo recenti studi, in Italia un adolescente su tre dichiara di aver subito atti di bullismo. Le vittime, spesso, non trovano il coraggio di parlarne con la famiglia o con gli insegnanti, restando intrappolate in un silenzio che può diventare fatale.
Il messaggio di Paolo, il grido disperato del fratello e l’apertura di un’inchiesta giudiziaria costringono ora istituzioni, scuola e società civile a fare i conti con una realtà che continua a mietere vittime.