Un bambino di 2 anni, residente nel lodigiano, è venuto a contatto con del topicida mentre giocava nel giardino dove vive con i suoi genitori nella giornata di martedì 1° agosto.
Il bimbo di due anni ha messo in bocca il ciuccio venuto a contatto col topicida, trasportato in elisoccorso a Bergamo
Dopo aver mostrato sintomi da avvelenamento, è stato soccorso e trasportato in elisoccorso all’ospedale di Bergamo, dove si trova ora sotto stretta osservazione dei medici.
É successo a San Martino in Strada, nel Lodigiano, in un momento in cui i genitori l’avevano perso di vista. A far arrivare alla bocca il topicida è stato il ciuccio che, caduto a terra, è venuto a contatto con il potente veleno.
I successivi esami del sangue eseguiti all’ospedale di Bergamo, dove è stato ricoverato il bambino avvelenato, hanno escluso che il piccolo possa peggiorare nelle prossime ore. Lo ha riferito il parroco don Davide Chioda, che in queste ore è in stretto contatto con i genitori del bimbo.
Il parroco sulle condizioni del piccolo: ‘Escluso che possa peggiorare’, l’affondo contro la ditta di derattizzazione
La ditta di derattizzazione era arrivata nella casa parrocchiale, chiamata dalla stessa famiglia del bambino. “Questi operai penso siano stati imprudenti a lasciare delle pastiglie di veleno per terra” – dice stasera il parroco.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
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