Lerry GnoliLerry Gnoli

Emergono nuovi elementi sulla morte di Elisa Spadavecchia, investita il 24 maggio da una ruspa mentre si trovava sulla battigia a Pinarella di Cervia. L’uomo alla guida del mezzo, Lerry Gnoli, 54 anni, è attualmente indagato a piede libero con l’accusa di omicidio colposo.

‘L’intervento in spiaggia non era autorizzato’

La Procura di Ravenna, guidata dal pm Lucrezia Ciriello, ha aperto un’inchiesta che si concentra sull’ipotesi che l’intervento effettuato sulla spiaggia fosse del tutto non autorizzato. Sebbene l’area fosse di competenza della Cooperativa Bagnini, quest’ultima ha dichiarato di aver terminato i lavori di preparazione alla stagione balneare già il 9 maggio. Gnoli, titolare di una piccola ditta con tre mezzi, in passato aveva ricevuto incarichi analoghi, ma sabato, secondo gli inquirenti, avrebbe agito di propria iniziativa.

L’uomo nelle prossime ore scriverà una lettera ai familiari della vittima per far presente “tutto il dispiacere per questa immane tragedia”. Lo spiega l’avvocato Vittorio Manes, che difende il 54enne indagato per omicidio colposo. Al momento Gnoli non chiederà di essere sentito dagli inquirenti, ma se dovesse essere convocato, precisa sempre il legale, non si sottrarrà

Gnoli condannato in via definitiva, la patente gli era stata sospesa

Oltre al sequestro del mezzo, sono in corso accertamenti sulla sua idoneità tecnica, comprese le condizioni dei freni e dei dispositivi di sicurezza. Particolare attenzione viene posta sul fatto che Gnoli potrebbe aver guidato nonostante la patente gli fosse stata sospesa per un precedente grave incidente stradale, avvenuto nel 2022.

In primo grado Lerry Gnoli venne condannato a tre anni, poi la pena è stata ridotta a due anni e sei mesi, con la diminuzione di un sesto previsto dalla legge Cartabia, perché l’imputato non ha presentato appello e la sentenza è così passata in giudicato. 

Elisa, insegnante in pensione di Creazzo (Vicenza), era una presenza abituale nella zona durante la stagione estiva. Quel giorno, tra le 10:30 e le 11, si trovava sul litorale in un momento in cui il tratto era già frequentato da bagnanti. L’autopsia non è stata ritenuta necessaria: le dinamiche dell’incidente appaiono già chiare e il nulla osta per i funerali verrà presto emesso.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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