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Ornella Pinto colpita da 12 fendenti e uccisa a 39 anni dal partner a Napoli: il 43enne non voleva separarsi

“Stanotte ho ucciso mia moglie a Napoli, mi sono venuto a costituire”. L’imprenditore alberghiero Pinotto Iacomino, 43 anni, si è presentato nella caserma dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni, ed ha confessato il femminicidio della 39enne Ornella Pinto dopo aver percorso 350 chilometri con la sua Mazda.

Pinotto Iacomino si è costituito in provincia di Terni dopo aver guidato tutta la notte

Nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 marzo l’uomo si è avventato con ferocia la partner nell’abitazione di via Cavolino nell’Arenaccia colpendola con 12 coltellate con i fendenti che hanno raggiunto prima l’addome e poi la schiena. Prima di perdere i sensi la donna è riuscita a chiamare la sorella che ha immediatamente contatto i soccorsi. La donna è stata trasportata in gravissime condizioni ed è stata operata d’urgenza ma è morta alle 10:00 per le gravissime ferite ai polmoni.

L’orrenda aggressione: la donna accoltellata all’addome ed alla schiena, la telefonata alla sorella

In casa, al momento dell’omicidio, c’era il figlio della coppia di appena 4 anni. Sembra che la donna avesse allertato subito la sorella alla quale aveva confidato la delicata situazione che sta vivendo negli ultimi tempi con Pinotto Iacomino. Il 43enne, indagato per omicidio volontario, faticava ad accettare l’idea della separazione ed aveva anche cercato di convincere la donna a fare un passo indietro.

Il figlio della coppia, 4 anni, era in casa al momento dell’omicidio

L’imprenditore era andato via dall’abitazione al terzo piano di uno stabile in via Filippo Cavolino, non molto distante da piazza Carlo III, nel quartiere San Carlo Arena a Napoli, dove vi ritornava ogni tanto per vedere il figlio.

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