Maurizio Gasparri è in pensione dal 1° giugno ma la sua attività parlamentare non c’entra nulla. Il presidente della Giunta per le elezioni del Senato in quota Forza Italia, giunto alla sua ottava legislatura, ha maturato il periodo necessario per percepire la pensione da giornalista.
La vicenda è stata ricostruita da Il Fatto Quotidiano che ha spiegato che Gasparri, giornalista professionista dal 1985, ha concluso il suo percorso a 63 anni dopo aver trascorso 28 anni dei 37 necessari in aspettativa (continuando a versare i contributi all’Inpgi). Nel 1983 l’esponente politico aveva ottenuto il contratto da praticante al Secolo d’Italia, quotidiano legato al Msi prima ed Alleanza Nazionale poi.
Nel 1991 il parlamentare di Forza Italia è diventato condirettore ma l’anno successivo è stato eletto a Palazzo Madama e si è messo in aspettativa dalla professione giornalistica ma ha continuato a dirigere il quotidiano senza percepire compenso.
“A una certa età e con una certa anzianità si va in pensione, non è una notizia. Tutto è accaduto in base alle norme e alle regole, non c’è nulla di strano” – le dichiarazioni di Gasparri riportarte da Il Fatto Quotidiano.
E sotto questo profilo leggi e numeri gli danno ragione. Dopo 9 anni di effettivo lavoro e 28 di aspettativa, il sessantatreenne dal 1° giugno percepisce la pensione da giornalista mentre continua a maturare quella per l’attività parlamentare.