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Giuseppe Pedrazzini, il 77enne trovato nel pozzo non fu ucciso: nuovi scenari dopo l’esito dell’autopsia

Nuova svolta nel caso della morte di Giuseppe Pedrazzini, il 77enne ritrovato privo di vita il 11 maggio in un pozzo vicino l’abitazione di Cerrè Marabino di Toano coperto da una lastra di pietra del peso di 144 chili.

Giuseppe Pedrazzini è deceduto per cause naturali improvvise tra il 18 febbraio e il 17 marzo

Dall’esito dell’esame autoptico è emerso che l’uomo è deceduto per cause naturali improvvise con il perito incaricato dalla Procura di Reggio Emilia che ha ipotizzato che a causare la morte sia stato un evento funzionale cardiaco aritmico verificatosi nell’ambito di un quadro di problematiche generalizzate tra cui forti dolori muscolari. La morte sarebbe sopraggiunta in un lasso di tempo tra il 18 febbraio e il 17 marzo 2022. Di conseguenze l’ipotesi accusatoria nei confronti degli indagati dovrebbe cambiare in maniera sostanziale.

Marta Ghilardini, moglie di Giuseppe Pedrazzini, la figlia, Silvia Pedrazzini, ed il genero, Riccardo Guida, sono indagati i per le ipotesi di omicidio, occultamento di cadavere, e truffa ai danni dell’Istituto di Previdenza Sociale, perché avrebbero incassato indebitamente la pensione del congiunto. Per la consorte del 77enne è stata disposta la misura dell’obbligo di firma presso la Polizia giudiziaria mentre, dopo il ricorso in Cassazione, gli altri due parenti sono finiti in carcere.

Il legale della figlia e del genero pronto a depositare nuova istanza di scarcerazione

Il legale della coppia, Ernesto D’Andrea, ha già preannunciato che depositerà una nuova istanza di richiesta di scarcerazione appena gli saranno comunicate le motivazioni relative alla misura cautelare della Suprema Corte. Per l’avvocato, come riferito ad alcuni quotidiani locali, verrebbero meno le esigenze cautelari alla luce di quanto emerso dall’esito dell’esame autoptico.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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