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Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l’incrociatore Moskva è affondato. Gli scenari divergevano per più di 24 ore sul futuro della nave in fiamme. Di certo la barca è finita in fondo al Mar Nero con posizioni divergenti sulle cause che hanno provocato i gravissimi danni. “Durante il traino dell’incrociatore Moskva al porto di destinazione, la nave ha perso stabilità a causa dei danni allo scafo subiti durante l’incendio a seguito della detonazione delle munizioni. In condizioni di mare agitato la nave è affondata” – ha affermato il ministero, come riportato dall’agenzia statale TASS.

Il ministero della Difesa russo: ‘Dopo l’incendio la nave è affondata mentre veniva rimorchiata per il mare agitato’

Le autorità hanno anche affermato che era in corso il rimorchio della nave e che l’equipaggio di diverse centinaia di persone era stato evacuato su altre navi della flotta russa nel Mar Nero. Nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 aprile il ministero russo aveva riconosciuto danni significativi alla nave. La nave da guerra russa nel Mar Nero è stata colpita da missili ucraini. Il governatore dell’oblast di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, ha riportato una versione diversa rispetta a quella fornita dai russi. Su Telegram aveva scritto: “I nostri missili antinave Neptune hanno colpito e causato danni gravissimi all’incrociatore russo”. 

L’Ucraina rivendica: ‘Moskva colpito dai nostri missili antinave Neptune’

Una ulteriore conferma del fatto che l’Ucraina avrebbe colpito l’incrociatore russo è nelle parole del consigliere di Zelensky, Oleksiv Arestovych, il quale aveva annunciato “una sorpresa è avvenuta con l’ammiraglia della flotta russa del Mar Nero”. L’incrociatore affondato è lo stesso che il 24 febbraio dette l’ultimatum per la resa ai 13 marinai ucraini sull’Isola dei Serpenti con le parole, gridate attraverso un megafono.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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