Maxi concorso da 327 posti nei MinisteriMaxi concorso al Ministero della Cultura

Che profili cerca il bando e dove verranno assegnati?

La pubblicazione del nuovo bando del Ministero della Cultura apre una delle più rilevanti procedure concorsuali degli ultimi anni: 1.800 posti a tempo pieno e indeterminato nell’Area Assistenti, distribuiti in tutta Italia, con scadenza fissata al 10 gennaio 2026 per l’invio delle candidature tramite il portale InPA.

Il concorso, gestito da RIPAM e Formez PA, mette a disposizione due profili distinti. Il primo è quello degli assistenti per la tutela, l’accoglienza e la vigilanza (Codice 01), con 1.500 posizioni nella famiglia professionale dedicata alla gestione dei servizi culturali, alla vigilanza dei musei e alla fruizione del patrimonio. Il secondo riguarda 300 assistenti tecnici per la tutela e la valorizzazione (Codice 02), figure che opereranno a supporto delle attività tecniche di catalogazione, scavo, ricerca, conservazione e digitalizzazione del patrimonio culturale nazionale.

Le sedi sono distribuite in tutte le regioni, con un fabbisogno più marcato in Campania, Lazio e Toscana. Il bando include inoltre riserve di posti per categorie protette e per candidati con esperienze documentate nella Pubblica Amministrazione, nel rispetto del limite massimo del 50%.

Quali sono i requisiti e come si presenta la domanda?

Per partecipare è necessario possedere i requisiti generali previsti per l’accesso al pubblico impiego, tra cui la cittadinanza italiana o equiparata, la maggiore età, il pieno godimento dei diritti civili e politici e l’assenza di condanne ostative. È sufficiente il diploma di scuola superiore, anche conseguito all’estero purché riconosciuto come equivalente. L’accesso avviene esclusivamente attraverso il portale InPA, previa autenticazione con SPID, CIE, CNS o eIDAS. È inoltre richiesto un indirizzo PEC o domicilio digitale intestato al candidato.

Una volta effettuato l’accesso, il candidato deve compilare il proprio curriculum digitale, che assume valore di dichiarazione sostitutiva, e allegare ogni informazione utile: dati anagrafici, titolo di studio, codice concorsuale selezionato, eventuali preferenze e riserve. È previsto il pagamento di un contributo di partecipazione di 10 euro, pena l’esclusione.

Come è strutturata la prova d’esame e qual è il punteggio minimo?

Il concorso prevede una singola prova scritta da 40 quesiti, della durata di 60 minuti. I test sono suddivisi in domande specifiche per il profilo scelto, quesiti di logica e ragionamento critico-verbale e scenari situazionali che simulano problematiche organizzative. Servono almeno 21/30 per accedere alla graduatoria finale.

Cosa faranno concretamente gli assistenti in museo e in soprintendenza?

Gli assistenti del Codice 01, una volta assunti, saranno impegnati nella gestione dei flussi di visita, nella vigilanza degli spazi museali e nel supporto alle attività di tutela e sicurezza del patrimonio culturale. Il profilo tecnico del Codice 02, invece, affiancherà archeologi, storici dell’arte e funzionari nelle operazioni di valorizzazione, ricerca e documentazione.

Il maxi-bando rappresenta uno dei principali investimenti sul personale del settore culturale nel biennio 2025-2026: un’occasione significativa per i diplomati che aspirano a lavorare nei luoghi della cultura italiani, con stabilità contrattuale e prospettive di crescita professionale.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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