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Mamma 30enne rischia di morire per il lato B da urlo con il BBL: ‘Buchi neri e dolori lancinanti’

Sognava un lato B da urlo. Monique Sofroniou, una mamma 30enne, ha rischiato di morire, sviluppando una sepsi pericolosa, dopo una pratica estetica per ingrandire il sedere. La donna ha raccontato a ITV News la sua disavventura dopo essersi sottoposta nel 2021 a Brazilian Butt Lift.

Monique Sofroniou è andata in sepsi dopo aver speso 3500 euro per sottoporsi alla Brazilian Butt Lift

La donna è finita in ospedale e da quel momento è iniziato un lungo e doloroso calvario segnato da quelle cicatrici permanente sui glutei. Monique Sofroniou ha prenotato un appuntamento con quello che credeva fosse un salone rispettabile per migliorare ulteriormente il suo fondoschiena senza intervento chirurgico, dopo essersi sottoposta a un tradizionale BBL liquido, una procedura non chirurgica che di solito prevede l’iniezione di acido ialuronico – lo stesso materiale utilizzato per il filler per le labbra.

Il lato B dopo l’intervento
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Ha speso 3.500 euro per il trattamento reso popolare da Katie Price. “Solo il giorno prima mi è stato comunicato l’indirizzo di quello che pensavo fosse un salone di bellezza”. La donna è stata poi accompagnata in un hotel con la pratica che è stata effettuata in una camera. Dopo l’intervento in camera d’albergo, sulla pelle di Monique Sofroniou si sono formate vesciche che “hanno iniziato a scoppiare”, lasciando fuoriuscire “il riempitivo e sangue” dal lato B – ha riferito a ITV News. Si è svegliata nel cuore della notte con un forte malessere e febbre altissima.

‘Pensavo di andare in un salone di bellezza, l’intervento in una camera d’albergo’

“Ero in agonia, il dolore peggiore della mia vita.” È stata portata d’urgenza allo Stoke Mandeville Hospital A&E di Aylesbury, nel Buckinghamshire, dove i medici hanno detto Sofroniou che aveva una grave infezione e le è stata diagnosticata la sepsi. La trentenne è rimasta in ospedale una settimana.

“Bruciava davvero al punto che dovevo metterci sopra degli impacchi di ghiaccio, ma anche metterci sopra l’impacco di ghiaccio nel punto in cui si toccava era un’agonia. Bruciava e pizzicava. È stato il dolore peggiore che abbia mai provato in vita”. La trentenne è tornata a casa ma dopo poco il suo fianco è diventato nero e la sua pelle era ricoperta di buchi.

Iniettato il silicone invece dell’acido ialuronico: ‘Rimossa la pelle infetta, coprirò le cicatrici con un tatuaggio’

È stata portata d’urgenza in ospedale per essere sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza, durante il quale i medici hanno rimosso parte della pelle infetta di Monique. È stato lì che i medici hanno scoperto che non le era stato iniettato acido ialuronico, ma silicone. In seguito è stata costretta a rivolgersi a a un chirurgo privato per rimuoverlo gradualmente. Un percorso che è durato 6 mesi per evitare che restasse sfigurata. “Per fortuna ora va molto meglio, non è più difficile. Ci sono solo le cicatrici. Probabilmente mi farò un tatuaggio per coprirlo”.

La giovane mamma ha voluto raccontare la sua testimonianza per evitare che si ripetano situazioni simili ed invitare chi vuol seguire pratiche estetiche ad essere scrupolosi nella scelta dei professionisti ai quali affidarsi. “Non cerco consensi, voglio solo diffondere consapevolezza perché penso che questo tipo di trattamenti debbano essere regolamentati”.

Monique Sofroniou
Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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