Il 17enne è stato arrestato per tentato omicidio
Una tranquilla serata a Perugia si è trasformata in un dramma familiare quando un 17enne è intervenuto durante una lite tra la madre e il patrigno, aggredendo quest’ultimo con una spranga di ferro. L’episodio, avvenuto in un appartamento del capoluogo umbro, ha richiesto l’intervento urgente della polizia e del 118.
L’arrivo delle forze dell’ordine
A dare l’allarme è stata una chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo (112), che segnalava una violenta lite in famiglia e la presenza di una persona ferita. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno trovato un uomo disteso a terra, privo di sensi e con diverse ferite al volto e al corpo. Il personale sanitario ha subito prestato i primi soccorsi e trasportato la vittima all’Ospedale Santa Maria della Misericordia. I medici hanno diagnosticato lesioni personali giudicate guaribili in 30 giorni.
Il movente e la dinamica dell’aggressione
Secondo le testimonianze raccolte sul luogo, tra cui quelle della moglie dell’uomo e del figlio minore, la lite sarebbe scoppiata tra i due coniugi. Il figlio maggiore della donna, un diciassettenne già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali e sottoposto all’obbligo di permanenza domiciliare, sarebbe intervenuto per difendere la madre.
In preda alla rabbia, il ragazzo avrebbe afferrato una spranga di ferro e colpito ripetutamente il patrigno al volto e al corpo, provocandogli gravi lesioni. Dopo l’aggressione, si è dato alla fuga, violando la misura cautelare a cui era sottoposto.
L’arresto e la misura cautelare
Il minorenne è stato successivamente rintracciato dagli agenti e condotto in Questura. Durante l’interrogatorio, ha confermato la dinamica dell’aggressione. Dopo le formalità di rito, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Su disposizione del Pubblico Ministero presso il Tribunale per i Minorenni, il giovane è stato trasferito all’Istituto Penitenziario Minorile di Firenze. L’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari, che ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
Una vicenda che scuote la comunità
Il fatto ha scosso profondamente la comunità locale, riaccendendo il dibattito sulle dinamiche familiari violente e sulle difficoltà che vivono alcuni giovani coinvolti in contesti familiari fragili. La vicenda mette in luce anche le complessità dell’intervento delle istituzioni tra giustizia minorile, tutela dei soggetti vulnerabili e prevenzione della violenza domestica.
Un episodio tragico, che avrebbe potuto avere esiti ancora più gravi e che lascia interrogativi aperti sul ruolo della famiglia, del sistema educativo e dei servizi sociali nel prevenire simili escalation di violenza.