L’Associated Press ha riferito che un funzionario dell’intelligence statunitense ha confermato che i missili russi sono entrati in una fattoria della Polonia, nel villaggio di Przewodów, uccidendo due persone. A distanza di 24 ore è merso che si trattata di un razzo ucraino in risposta alla violenta offensiva russa.
“L’Ucraina ha tutto il diritto di difendersi contro la Russia”. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin. I Vigili del fuoco polacchi hanno confermato le due vittime con gli ordigni che sono esplosi in un sito in cui si essiccano i cereali.
Missili sul villaggio di Przewodów
Il primo ministro polacco ha convocato il comitato governativo per la sicurezza
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha convocato un incontro urgente con un comitato governativo per le questioni di sicurezza e difesa nazionale. Martedì 15 novembre la Russia ha lanciato ondate di attacchi missilistici, oltre 100 missili, in tutta l’Ucraina proprio mentre i leader del G20 – compreso il suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov – si sono incontrati a Bali.
Le autorità ucraine hanno affermato che si trattava di un altro attacco pianificato contro le infrastrutture energetiche del paese con sette milioni di case sono rimaste senza elettricità. Un emittente pubblica ucraina ha riferito che gli attacchi hanno preso di mira Kiev, la regione di Kyiv, la città di Kharkiv, nonché le regioni di Poltava, Mykolaiv, Dnipro, Zhytomyr, Khmelnytskiy, Lviv, Cherkassy, Odessa e Chernihiv.
Pioggia di missili russi sull’Ucraina, il Pentagono: ‘Difenderemo ogni centimetro della Nato’
Gli attacchi seguono la ritirata della Russia da Kherson e dalla sponda occidentale del fiume Dnipro la scorsa settimana. Immediata la risposta dal Pentagono: “Difenderemo ogni centimetro della Nato” – ha affermato Pat Ryder che ha spiegato che in queste ore si stanno relazionando con i partner ucraini.
La smentita russa: ‘Non sono missili nostri’
Immediata la replica dal Cremlino con i vertici russi che hanno smentito che i missili esplosi a Przewodów (Polonia) siano russi. “Quelli mostrati dai media polacchi non sono nostri” – hanno ribadito alcuni funzionari.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
