Ke'Torrius Starks Jr morto ad appena 3 anni dopo essere stato dimenticato in auto sotto il sole cocenteKe'Torrius Starks Jr morto ad appena 3 anni dopo essere stato dimenticato in auto sotto il sole cocente

Cosa sappiamo sulla morte del piccolo Ke’Torrius Starks Jr.

Ke’Torrius Starks Jr., bambino di 3 anni originario di Bessemer, Alabama, è morto dopo essere stato lasciato per oltre cinque ore in un’auto sotto il sole cocente da un’assistente sociale incaricata dal Dipartimento delle Risorse Umane (DHR). L’episodio, avvenuto il 22 luglio a Birmingham, si è consumato in una giornata con temperature esterne superiori ai 40°C e un indice di calore oltre i 100°F.

Il piccolo era in affidamento temporaneo e avrebbe dovuto essere riportato all’asilo nido dopo una visita supervisionata con il padre biologico. Ma l’assistente, invece, ha fatto alcune commissioni personali prima di tornare a casa, lasciando il bambino nell’auto chiusa, dove è stato trovato senza vita intorno alle 18:00.

Perché il bimbo era con l’assistente sociale?

Ke’Torrius viveva in affido temporaneo. Quel giorno, la famiglia affidataria lo aveva lasciato all’asilo alle 9 del mattino, da dove un operatore incaricato dal DHR è passato a prenderlo per accompagnarlo a un incontro programmato con il padre. La visita, sotto supervisione, si è conclusa alle 11:30. Invece di riportarlo all’asilo, come previsto, l’assistente sociale ha fatto tappa in un supermercato e in una tabaccheria prima di recarsi a casa sua, dimenticando il bambino in auto.

Cosa è successo nelle ore successive?

Il bambino è rimasto chiuso nel veicolo tra le 12:30 e le 17:30. In quell’arco di tempo, la temperatura all’interno dell’auto avrebbe superato i 40 gradi. Quando l’assistente si è accorta del piccolo e ha dato l’allarme, era ormai troppo tardi. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto dal personale medico arrivato intorno alle 18:03. L’episodio ha scosso l’intera comunità, con forti reazioni anche da parte delle istituzioni locali.

La responsabilità dell’assistente sociale e le conseguenze

L’assistente sociale, impiegata presso The Covenant Services Inc., è stata immediatamente licenziata. Il DHR dell’Alabama ha confermato l’interruzione del contratto con il fornitore, ma ha ribadito che per motivi di privacy non verranno forniti ulteriori dettagli sull’identità del dipendente coinvolto. Al momento non è chiaro se la donna sarà formalmente incriminata. La polizia ha avviato un’indagine penale per determinare eventuali responsabilità penali.

Cosa dicono i genitori biologici?

I genitori di Ke’Torrius, devastati, hanno rilasciato una dichiarazione tramite il loro avvocato Courtney French: “Questo è il peggior incubo di un genitore. Nostro figlio dovrebbe essere ancora vivo”. Il padre del bambino ha riconosciuto il corpo presso l’ufficio del medico legale della contea di Jefferson. La famiglia ha espresso anche dubbi sulle dinamiche dell’affidamento e sulla gestione dei minori da parte del sistema di tutela statale.

Un errore evitabile: la denuncia dell’avvocato

L’avvocato Courtney French ha definito la tragedia “struggente e prevenibile”. Con temperature così elevate, l’interno dell’auto si è trasformato in una trappola mortale. French ha denunciato pubblicamente l’inadeguatezza dei controlli e delle procedure di sicurezza nella gestione dei minori affidati al DHR, chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità.

Il precedente più grave in Alabama nel 2024

Secondo i dati forniti dai media locali, questa è la prima morte per surriscaldamento in auto avvenuta quest’anno nello Stato dell’Alabama. L’episodio ha riacceso l’attenzione sull’importanza di campagne di sensibilizzazione contro il fenomeno delle “hot car deaths”, tragicamente frequente soprattutto nei mesi estivi negli Stati Uniti.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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