Perché il marchio Gs torna protagonista nel mercato italiano?
Nel giro di tre anni, la storica insegna Gs sostituirà completamente i supermercati Carrefour in Italia. Questa operazione segna una svolta epocale nel settore della grande distribuzione italiana, ponendo fine all’avventura del gruppo francese nel nostro Paese. L’acquisizione, effettuata da NewPrinces, società guidata dall’imprenditore salernitano Angelo Mastrolia, è stata conclusa a un prezzo simbolico di un euro, ma con un piano di rilancio che prevede investimenti superiori ai 400 milioni di euro tra risorse proprie e contributi da parte del gruppo francese. Ma cosa significa davvero questa mossa per il mercato retail italiano?
Il passaggio da Carrefour a Gs non è solo un cambio di insegna. È un ritorno alle radici, con un marchio storico che ha già una forte identità nel territorio. Tuttavia, il percorso di rinnovamento non sarà semplice. Gli analisti osservano con attenzione i bilanci e i flussi di cassa, dato che la rete Carrefour Italia ha accumulato passività significative, stimate in circa 600 milioni di euro di “badwill”. La parte immobiliare, costituita dai muri dei negozi, è stata valutata a zero dopo accantonamenti, pur avendo un valore reale di oltre 420 milioni di euro.
Quali sono le sfide finanziarie e strategiche per NewPrinces?
L’operazione di acquisizione ha fatto tremare Piazza Affari: mentre Carrefour ha festeggiato con un rialzo del 5,9%, NewPrinces ha visto un calo del 9,3%. La preoccupazione principale degli investitori riguarda la capacità di NewPrinces di sostenere i costi di ristrutturazione e rilancio di una catena che, pur senza debiti, presenta numeri problematici. Il piano prevede investimenti per circa 200 milioni da parte di NewPrinces, affiancati da 237,5 milioni messi a disposizione da Carrefour per facilitare la transizione.
Il presidente Angelo Mastrolia si mostra ottimista e ritiene che l’integrazione e il rilancio saranno avviati entro settembre, proprio in vista del periodo natalizio, il momento più favorevole per il settore retail. Inoltre, NewPrinces ha già effettuato tre acquisizioni quest’anno e non esclude altre operazioni future per rafforzare ulteriormente la propria posizione sul mercato. Una strategia aggressiva ma ponderata, che punta a far tornare i supermercati Gs a essere un punto di riferimento per i consumatori italiani.
Qual è il futuro del personale e delle sedi?
Uno dei punti più delicati riguarda il destino del personale e delle sedi italiane di Carrefour. Il timore dei sindacati è forte, soprattutto per quanto riguarda la sede di Milano, mentre il management rassicura che per ora non sono previste grandi modifiche. La sede centrale del gruppo continuerà a essere a Reggio Emilia, mentre il ministro dell’Industria e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha già convocato un tavolo di confronto con l’azienda e le rappresentanze sindacali per monitorare la situazione e tutelare i posti di lavoro.
Quali sono le implicazioni per i consumatori
Per i clienti, il cambio di insegna potrebbe portare novità in termini di assortimento, prezzi e servizi, ma soprattutto un ritorno a un modello di supermercato che punta sull’identità locale e sulla qualità dei prodotti. Gs potrebbe rappresentare una risposta concreta alle esigenze di un consumatore sempre più attento al rapporto qualità-prezzo e al valore del Made in Italy, dando nuova vita a una rete che per anni ha rappresentato una delle spine dorsali della distribuzione italiana.