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Morto l’uomo più sporco del mondo, l’iraniano Amou Haji non si lavava dal 1954: l’incredibile destino

Era conosciuto come l’uomo più sporco perché non si lavava da mezzo secolo secondo i media iraniani. Amou Haji, come era soprannominato, aveva 94 anni e secondo l’agenzia Irna  è morto domenica 23 ottobre nel villaggio di Dejgah, nella provincia meridionale di Fars (Iran).

Gli abitanti del villaggio hanno riferito che il 94enne aveva vissuto esperienze traumatiche in gioventù

Haji era celibe, viveva in una baracca e non si lavava con acqua o sapone dal 1954. Gli abitanti del villaggio hanno raccontato che l’uomo ha avuto esperienze traumatiche in gioventù che lo hanno portato a rifiutarsi di lavarsi.

Nel 2014, il Tehran Times ha riferito che Haji avrebbe mangiato carne di porcospino, fumato una pipa piena di escrementi di animali e credeva che la pulizia lo avrebbe fatto ammalare. Le foto lo hanno mostrato mentre fumava più sigarette contemporaneamente. Il destino ha voluto che l’anziano si spegnesse poco dopo aver accettato di fare un bagno.

Amou Haji temeva di ammalarsi, la morte pochi mesi dopo aver accettato di lavarsi con acqua e sapone

Il primato di Amou Haji non è riconosciuto dal Guinness World Records con il primato che apparterrebbe all’indiano Kailash Singh, di un villaggio fuori dalla città santa di Varanasi che non si lava da più da 30 anni. “Ha deciso di restare sporco per far luce su tutti i problemi che deve affrontare l’India“.

Luca Ferrini

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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