Tragedia in via Magenta, a MuggiòTragedia in via Magenta, a Muggiò

Cosa hanno rivelato le prime analisi autoptiche

Gli accertamenti medico-legali eseguiti sul corpo di Giovanna Piras, 76 anni, sembrano indirizzare in modo netto la ricostruzione della sua morte. La donna è stata trovata morta a Muggiò il giorno dell’Immacolata. I primi risultati dell’autopsia, effettuata l’11 dicembre su disposizione urgente della Procura di Monza, non avrebbero evidenziato traumi esterni o segni compatibili con un’aggressione. Un quadro che, allo stato, orienta gli investigatori verso un decesso riconducibile a cause naturali. Restano tuttavia da attendere gli esiti degli esami istologici, indispensabili per la conferma definitiva.

Cosa hanno rivelato le prime analisi autoptiche

Secondo le informazioni disponibili, l’autopsia non avrebbe rilevato lesioni, fratture o contusioni riconducibili a violenza fisica. Nessuna traccia, quindi, che possa far supporre un intervento di terzi. Una valutazione preliminare che riduce drasticamente il peso dell’ipotesi delittuosa.

Perché la dinamica iniziale appariva sospetta

La morte di Giovanna Piras, avvenuta lo scorso 8 dicembre nel suo appartamento di via Magenta, aveva inizialmente assunto i contorni di un giallo. La donna, classe 1949, viveva sola e conduceva un’esistenza riservata tra casa e parrocchia. A dare l’allarme era stato il fratello, che non riusciva a contattarla da giorni.

Com’era stata ritrovata l’abitazione

Le condizioni dell’appartamento avevano subito insospettito gli investigatori: locali a soqquadro, porta d’ingresso chiusa ma senza il blocco della serratura, e il corpo della donna trovato sul pavimento con il volto coperto da un panno. Non c’erano tracce di sangue né segni evidenti di colluttazione.

Le indagini dei Carabinieri e il ruolo della Procura

In considerazione degli elementi anomali, il sostituto procuratore Rosamaria Iera aveva richiesto l’autopsia con urgenza, mentre i Carabinieri della Compagnia di Desio avevano effettuato un sopralluogo prolungato nell’abitazione.

Cosa manca per la conferma definitiva

Con la relazione autoptica preliminare, la pista dell’omicidio appare oggi altamente improbabile. Saranno comunque gli esami di laboratorio a determinare con certezza la causa del decesso, chiudendo un caso che nelle prime ore aveva fatto temere ben altro scenario.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *