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Uccide e smembra il corpo della figlia di 11 mesi: preso dopo due settimane di ricerche a Waterbury

É stato catturato dopo una caccia all’uomo durata due settimane per l’orribile omicidio della figlia di appena 11 mesi. Christopher Francisquini, 31 anni, è stato fermato a Waterbury, nel Connecticut (Stati Uniti), venerdì 2 dicembre per l’omicidio di Camilla Francisquini.

Macabro omicidio nel Connecticut: Christopher Francisquini aveva ucciso e fatto a pezzi la figlia

La piccola è stata soffocata, accoltellata e smembrata al termine di un’escalation di macabra violenza. Francisquini è stato rintracciato dalla polizia dopo che un residente lo ha riconosciuto attraverso le foto segnaletiche che erano state diffuse dalle forze dell’ordine che avevano condiviso in un appello online.

Immediatamente sono stati allertati i servizi di emergenza sanitaria con Francisquini che aveva tentato anche di rendersi irriconoscibile modificando il suo aspetto. L’uomo è stato bloccato da numerosi agenti del dipartimento di polizia di Waterbury all’altezza di una fermata dell’autobus intorno alle 15:00 di venerdì 2 dicembre.  Indossava un passamontagna nero, guanti e tuta nera.

L’uomo si era dato alla fuga dopo aver ucciso Camilla: ‘Delitto orribile e raccapricciante’

 Il corpo di Camilla è stato trovato smembrato a Naugatuck il 18 novembre con l’FBI che si è messo subito sulle tracce del genitore. Per il capo della polizia locale, Colin McAllister, non ci sono dubbi sul fatto che l’uomo avesse agito con l’intenzione di uccidere la bambina fin dall’inizio. Dagli esami è emerso che la bambina di 11 mesi è deceduta per la compressione del collo e per le ferite da taglio.

Testimoni e filmati di sorveglianza hanno portato rapidamente all’identificazione del padre di Camilla che è stata visto fuggire dalla scena del delitto in una Chevy Impala grigia del 2006. Dopo l’omicidio l’uomo ha avuto anche una discussione con la mamma della piccola. “Un delitto orribile e raccapricciante, in tanti anni di carriera non ho mai visto nulla del genere” – ha aggiunto McAllister.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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