Svolta nell’omicidio dell’insegnante di sostegno Marcello Toscano, trovato morto nel cortile dell’istituto Marino Guarano, a Melito di Napoli. I carabinieri della compagnia di Marano hanno fermato il 54enne collaboratore scolastico Giuseppe Porcelli. A carico del collaboratore scolastico sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti avrebbe ucciso il 64enne per questioni economiche, probabilmente un prestito non restituito. Le indagini sembrerebbero escludere anche questioni sentimentali oppure collegate al ruolo politico svolto dal docente. Nell’attività investigative sono state determinanti le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
Fermato a Melito il 54enne Giuseppe Porcelli, rinvenute tracce di sangue sugli indumenti: movente economico
L’indagato non ha confessato l’omicidio negando ogni addebito durante l’interrogatorio ma sono state rinvenute tracce di sangue sui suoi indumenti dopo la perquisizione all’interno dell’abitazione. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone (Napoli Nord). Giuseppe Porcelli è stato trasferito al carcere di Poggioreale.
Marcello Toscano lascia la moglie, Rosangela Iodice di 59 anni, e due figli, Ciro ed Ezia, entrambi laureati ed inseriti nel mondo della scuola. Proprio quest’ultimi avevano lanciato l’allarme martedì 27 settembre dopo aver provato a rintracciare senza esito il genitore.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
