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“Volevo guardare negli occhi l’assassino di mio figlio, ma a questo punto credo che non lo vedrò mai più e non avrò giustizia”. Il papà di Niccolò Ciatti fatica a trattenere la rabbia dopo la scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, il 27enne lottatore ceceno che colpì con violentissimo calcio alla tempia il 22enne originario di Scandicci, in provincia di Firenze, in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, nel 2017.
La rabbia del papà di Niccolò Ciatti: ‘Credo che non lo vedrò più e non avrò giustizia’
“Per la nostra famiglia continuano i tormenti” – ha spiegato Luigi Ciatti. Bissoultanov ha già lasciato il carcere di Rebibbia dopo che la Corte di Assise di Roma il 22 dicembre ha revocato la misura cautelare in accoglimento di un’istanza presentata dalla difesa dell’uomo.
Il 18 gennaio sarebbe stato processato per omicidio volontario ma ora si teme che possa fuggire. La scarcerazione sarebbe legata, in base a quanto si apprende, all’annullamento della misura per difetto di procedibilità nei confronti dell’uomo. I giudici della Corte d’Assise hanno ritenuto infatti che Bissoultanov non era presente sul territorio italiano quando è stata emessa la misura di custodia cautelare nei suoi confronti.
Bissoultanov è stato scarcerato per difetto di procedibilità
“Con la sua scarcerazione si rischia che il processo sia celebrato con l’imputato in contumacia e soprattutto c’è il rischio che il ceceno fugga in chissà quale parte del mondo” – ha riferito Agnese Usai, l’avvocato della famiglia Ciatti. Con Rassoul Bissoultanov era finito in manette Movsar Magomadov che aveva partecipato alla rissa mortale nella discoteca della Costa Brava. Il 29enne fu arrestato dalla polizia francese a Strasburgo.
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