Non era la prima volta che si recava nell’appartamento per turisti di Zacchigni, ad Umago (Croazia), per trascorrere le vacanze. Restano da chiarire ancora molti aspetti dell’omicidio di una 40enne italiana che nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 agosto è stata trovata esamine nell’abitazione quando sono intervenuti gli operatori del servizio medico di emergenza (attivati intorno alle 4:55).
La perquisizione nell’abitazione di Zacchigni
La turista italiana in passato si era recata in vacanza con il marito a Zacchigni
Quest’ultimi hanno potuto soltanto accertare il decesso della donna che la proprietaria della struttura conosceva benissimo in quanto in passato si era recata ad Umago con il marito. Questa volta la donna aveva raggiunto la località con un amico 30enne, originario del milanese.
Quest’ultimo è il principale sospettato dell’omicidio che, dopo i primi rilievi, è stato tratto in arresto. Secondo quanto riferito dalla donna che ha affittato l’appartamento alla 40enne i due avevano iniziato a litigare dalla sera precedente per motivi che sono in corso di accertamento. Le tensioni sembravano essere superate ma nella notte la situazione è degenerata intorno alle 2:30.
L’appartamento messo a soqquadro durante la violenta lite nella notte
“I rumori che provenivano dall’appartamento di sopra mi hanno svegliato. Urlavano ma non ho compreso bene quello che dicevano” – ha raccontato la donna che ha spiegato di aver iniziato lentamente a salire le scale. “Ho trovato vetri rotti e la porta danneggiata. I soccorsi sono giunti rapidamente, ho chiamato il marito della vittima che mi ha detto che era in Ucraina per motivi di lavoro e che non poteva rientrare prima di tre giorni”. Durante la lite l’appartamento è stato messo a soqquadro e numerosi mobili sono stati danneggiati.
Gli agenti della Criminalpol di Istria hanno perquisito anche gli altri appartamenti ed il garage. Inoltre hanno effettuato le stesse operazioni di analisi anche in una casa a breve distanza, dove – secondo i primi riscontri – al primo piano alloggiano marito e moglie sulla sessantina (lui è italiano con accento del sud). L’inchiesta è stata affidata al Il pubblico ministero Andrea Štefekov. Ancora avvolto nel mistero i motivi che hanno scatenato la violenta lite.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
