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I tre ostaggi, uccisi per errore dall’esercito israeliano a Gaza, avevano innalzato un bastone con un pezzo di stoffa bianca, un modo rudimentale da indicare la bandiera bianca.
Il governo di Netanyahu nel mirino dopo la morte dei tre ostaggi: ‘Stiamo recuperando cadaveri, riaprite i negoziati’
L’Idf ha aperto un’indagine ma i dettagli della morte hanno reso ancora più dolorosa una vicenda che ha scosso e rattristato nel profondo Israele. Una tragedia che sta premendo ancora di più sul governo di Benyamin Netanyahu.
Per le famiglie degli ostaggi il tempo è scaduto: “Stiamo solo recuperando cadaveri. Vogliamo che riavviate i negoziati” – chiedono nel raduno di sabato 16 dicembre dove mostra simbolicamente una clessidra.
Striscia di Gaza, raid israeliano: bombardamenti alle porte di Beit Hanoun
In serata il premier ha affermato in tv che “la guerra andrà”. avanti fino alla distruzione di Hamas”, anche se la morte dei 3 ostaggi ha “spezzato il mio cuore e quello della nazione”. Netanyahu ha quindi ribadito che dopo la guerra Gaza sarà smilitarizzata e messa sotto il controllo di sicurezza israeliano.
Le vittime: il batterista Yotam Haim, il vivaista Samar Fouad Talalka e lo studente di ingegneria informatica Alon Shamriz
Ma chi erano gli ostaggi uccisi per errore. Yotam Haim, 28 anni, batterista della band heavy metal Persephore, era stato rapito il 7 ottobre, quando i terroristi di Hamas hanno attaccato il suo kibbutz, Kfar Aza. Era Yotam è stato visto l’ultima volta in un video girato la mattina del 7 ottobre davanti alla porta della sua casa a Kfar Aza e mandato alla madre, in cui si sentono i colpi di arma da fuoco.
Anche il fratello di Yotam è un batterista e si esibisce con la band di Netta Barzilai. Samar Fouad Talalka, 22 anni stava lavorando nel vivaio del Kibbutz Nir Am, dove spesso faceva i turni del fine settimana. Alon Shamriz, 26 anni, studiava ingegneria informatica ed era stato rapito dalla sua casa nel Kibbutz Kfar Aza.
