Cosa è successo davvero a Otranto?
Un uomo di 35 anni, originario della Sierra Leone e residente a Cutrofiano, è morto in auto nel pomeriggio del 23 luglio, mentre attendeva la moglie con la figlia di 3 anni. L’auto era parcheggiata in una zona assolata, vicino a un hotel di Otranto (Lecce), dove la donna stava finendo il suo turno di lavoro. Il decesso è stato causato da un arresto cardiocircolatorio riconducibile alle temperature estreme. La bambina, colpita da disidratazione, è stata salvata in tempo.
Quali sono state le cause della morte?
Secondo quanto accertato dai carabinieri e dal personale sanitario del 118, la morte dell’uomo è riconducibile a cause naturali, un infarto improvviso probabilmente provocato dalle alte temperature registrate nella zona. La vettura era esposta al sole, senza ombra o aria condizionata attiva, e l’uomo sarebbe rimasto dentro per oltre mezz’ora.
Il corpo è stato scoperto dalla moglie, che ha trovato il marito già privo di vita. La donna ha subito allertato i soccorsi, ma per il 35enne non c’è stato nulla da fare. La figlia, disidratata ma cosciente, è stata trasportata all’ospedale di Scorrano insieme alla madre, in stato di shock. Entrambe sono state poi dimesse, con una prognosi di 5 giorni per la bambina.
Dove è avvenuta la tragedia e cosa sappiamo della vittima?
L’episodio è avvenuto nel parcheggio di un albergo a Otranto, uno dei luoghi più frequentati del Salento in estate. La vittima, identificata come I.B., 35 anni, era residente a Cutrofiano e di origini africane. Era andato a prendere la moglie alla fine del turno di lavoro portando con sé la figlioletta.
Al momento dell’arrivo della donna, l’uomo era già accasciato, privo di sensi. I sanitari hanno potuto solo constatare il decesso. Il pubblico ministero di turno ha disposto la restituzione della salma ai familiari, senza autopsia, trattandosi di cause naturali.
Quante vittime ha già fatto il caldo in Puglia?
Quella di Otranto è solo una delle sei tragedie avvenute nelle ultime 48 ore a causa del caldo torrido che ha investito la Puglia. Le temperature estreme hanno già causato diversi malori mortali, soprattutto tra anziani e lavoratori esposti al sole.
Ecco un riepilogo delle altre vittime:
- Due turisti, un 81enne pugliese e un 69enne croato, morti in spiaggia nel Salento per arresto cardiaco.
- A Taranto, una postina ha avuto un malore mentre consegnava la posta sotto il sole ed è stata ricoverata d’urgenza.
- A Savelletri, un 66enne è deceduto dopo un tuffo in mare.
- Una giovane di 19 anni, in vacanza con i genitori a Ugento, è morta per un malore mentre faceva il bagno.
- A Torre Lapillo, un 79enne ha perso la vita nuotando, probabilmente per un colpo di calore.
Cosa dicono le autorità e i sindacati?
La UIL Poste ha denunciato il mancato rispetto delle ordinanze che vietano il lavoro all’aperto nelle ore più calde, tra le 12.30 e le 16. Queste disposizioni regionali e comunali mirano a prevenire colpi di calore, ma continuano ad essere spesso ignorate.
Secondo i dati forniti dal sistema Worklimate, le giornate del 22 e 23 luglio hanno registrato temperature percepite superiori ai 42°C in molte zone del Salento.