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Pene sul braccio, l’incredibile storia di Malcolm MacDonald: ‘6 anni da incubo’

Una storia che ha del surreale e che è stata raccontata nei dettagli dal New York Post. Malcolm MacDonald, 47enne meccanico inglese di Norfolk (Inghilterra), ha perso il pene  a causa di un’infezione del sangue con l’organo genitale che gli è stato ricostruito sul braccio con alcuni lembi di pelle originali prima di essere riposizionato in zona pubica.

Il 47enne ha perso l’organo genitale per un’infezione al perineo ed inizialmente gli è stato ricostruito sul braccio

Prima che avvenisse ciò l’uomo ha dovuto attendere sei anni per una serie di disguidi e rinvii con la pandemia da Covid 19 che ha ulteriormente fatto slittare l’intervento con l’uomo con il tempo ha dovuto imparare a convivere con quella situazione imbarazzante tra battutine e provocazioni. Malcolm MacDonald ha raccontato di aver perso l’organo riproduttivo all’improvviso per un’infezione al perineo

“Quando la gente mi vede al pub mi chiedono sempre di questa cosa fanno ovviamente molte battute. Ma ho capito che non capita tutti i giorni di vedere un uomo con un pene sul braccio“. Non sono mancate situazioni particolari prima che l’organo genitale venisse ricollocato nella sua posizione d’origine. “Mentre ero al supermercato ho aiutato un’anziana signora a recuperare un oggetto dallo scaffale più alto di un supermercato, ma mentre flettevo il braccio verso l’alto è fuoriuscito dalla manica della camicia quasi colpendo la povera donna sulla fronte”.

Dopo 6 anni l’intervento di riposizionamento per una serie di disguidi: ‘Una volta ha quasi colpito un’anziana’

Ad inizio 2022 è arrivata la sospirata svolta. “L’ultima operazione è durata nove ore” – ha riferito nel documentario intitolato The Man With a Penis on His Arm. I nervi e i vasi sanguigni sono stati prelevati dal braccio e cuciti insieme nell’area pubica per stabilire l’afflusso di sangue all’organo genitale prefabbricato.

Gli urologi hanno lavorato con i chirurghi plastici durante l’intervento per assicurarsi che MacDonald potesse avere un’uretra funzionante, il che significa che ora sarà in grado di urinare normalmente. I medici hanno anche installato anche due tubicini per consentire a MacDonald di avere un’erezione. “Ho voluto che fosse di 15 centimetri. Finalmente è finita, per sei anni ho vissuto un incubo” – ha chiosato il meccanico inglese.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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